LA CONOSCENZA RENDE LIBERI

per favorire l'incontro di idee anche diverse


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LA LOTTERIA DEI DIRITTI….

Come è ridotto male questo paese; in Sardegna una nota catena di supermercati per attirare la clientela ha avuto la geniale idea di mettere in palio, non i soliti buoni spesa o degli elettrodomestici, posti di lavoro (http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettaglio/lotteria-del-…) … .dire che ho provato schifo a questa notizia è poco…ma ancora più stomachevole è stato il fatto che più di 180.000 persone hanno partecipato a questa lotteria che metteva in palio un diritto sancito dalla nostra costituzione.

Oggi più che mai è attuale la massima di Petrolini che ad uno spettatore che lo contestava da un loggione disse; “Non ce l’ho con te, ce l’ho con quello accanto a te chenon te butta de sotto! …” e si cari i miei concittadini quelli da buttare di sotto sono parecchi di voi ormai abituati a elemosinarli i diritti a pietire ciò che ci è dovuto.

Diversamente non si spiega il fatto che al posto di andare ad occuparli questi supermercati e pretendere assunzioni siete andati ad arricchirli ulteriormente facendo al spesa…in pratica vi fottono due volte ; guadagneranno su di voi come consumatori e poi i sui 4 “fortunati” che verranno pagati una miseria…..Ma cosa ci possiamo aspettare da un paese che si fa guidare da un venditore di pentole e dalle marie de filippi o dalle barbere d’urso di turno…

COME CILIEGINA SULLA TORTA DI QUESTA VICENDA DI MERDA NON POTEVA MANCARE IL BENEPLACITO DEI SINDACATI CONFEDERALI CHE ORMAI QUANDO CE’ DA FARE INGOIARE SCHIFEZZE VARIE NON SI TIRANO MAI INDIETRO…

continua su INFORMAZIONE DAL BASSO dell’amico Paolo Papillo


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Scuola : storie di ordinaria inciviltà ed emarginazione

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO :

Mi chiamo Lucia Mauro e sono già nota ai cittadini sestesi per aver denunciato più volte i soprusi e le ingiustizie di cui è stato vittima mio figlio Gabriele, affetto da amiotrofia spinale e costretto alla carrozzina dalla nascita. Gabriele è un ragazzino pieno di voglia di vivere, solare e sempre pronto a regalare un sorriso. Le vicissitudini hanno spesso spento il suo sorriso ma non la rabbia, l’amarezza e il desiderio di lottare per lui, e per tutti gli altri ragazzini come lui, di sua madre!

Eccolo protagonista di un’altra amara disavventura : iscrivo mio figlio, come è suo diritto inalienabile, alla scuola superiore “De Nicola” nel gennaio 09 facendo prontamente presenti le difficoltà ed i bisogni di Gabriele. Gabriele, a causa della sua malattia altamente invalidante, muove ormai solo le mani, chiedo per Gabriele, come ripeto e sottolineo è suo diritto, un bagno attrezzato, l’assistenza al bagno, il computer con cui lavora e presento una relazione redatta dalla neuropsichiatra Dott.ssa Battaini in cui viene ribadita la necessità dell’insegnante di sostegno e di un educatore che affianchi Gabriele durante l’attività didattica.

Porto personalmente Gabriele nei giorni previsti dal “Progetto Accoglienza “ a visitare la nuova scuola, qui veniamo illusi che tutto sarà predisposto per l’arrivo di Gabriele.

Chiedo un colloquio al Preside in cui vengo letteralmente liquidata dopo pochi minuti e “affidata”          alla segretaria della scuola…

Seguono diverse mail e fax indirizzati al Preside. A giugno chiedo se il bagno è attrezzato per i disabili, la risposta è positiva, ma dopo un sopralluogo ci rendiamo conto che la movimentazione di Gabriele è impossibile per l’assenza del sollevatore, del lettino e che l’installazione è resa impossibile per l’esiguità dello spazio. Vengo sollecitata a provvedere!!! Dopo innumerevoli telefonate a Comune, Provincia ecc. ed un comune sopralluogo prende il via la ristrutturazione del bagno.

Altro problema: l’assistenza al bagno. Naturalmente vengo invitata a provvedere personalmente andando a scuola e portando Gabriele in bagno. Cosa a cui dovrebbe provvedere la scuola, nella persona del Preside, che purtroppo mi rendo conto essere assente, non fisicamente ma nella realtà della vita scolastica quotidiana, e che giustifica la sua assenza col numero degli alunni nella scuola.

Comunque, grazie all’intervento del Sindaco e dell’Assessore Bozzini, che ho interpellato ripetutamente durante l’estate, riesco ad ottenere l’assistenza per il bagno.

1 settembre: contatto il Preside chiedendo se il materiale di Gabriele è stato spostato dalla scuola media alla Superiore, il Preside ancora una volta, mi risponde, in modo molto seccato, che è appena rientrato. Anch’io, ma non dall’altra parte del mondo!

Gabriele il 14 settembre si reca con entusiasmo alla nuova scuola: naturalmente, dopo una breve assemblea nell’auditorium, la classe sale al piano superiore e Gabriele rimane da solo, disorientato a piano terra. Sale con l’ascensore in classe dove non c’è il suo banco, né il suo computer e dove si muove con molta fatica. Torna a casa molto amareggiato, la sua dignità è stata ancora una volta calpestata, e con la decisione di cambiare scuola. Nonostante tutto il mio sconcerto, esorto mio figlio a non arrendersi. Nuovo colloquio col Preside dove IO vengo sollecitata a fare richiesta al Comune del materiale di Gabriele. In Comune mi viene naturalmente risposto che Il preside ha comunicato che provvederà all’acquisto del pc, che peraltro dopo due settimane ancora non c’è.

Vengo convocata dal Preside ad un incontro, dove doveva essere presente tutto il team dei docenti per discutere il caso(come da me richiesto), naturalmente nel mio orario di servizio, per cui sono costretta a chiedere permesso. Presenti: 2 insegnanti!!!

Il giorno dopo viene convocato dal Preside un consiglio di classe: presenti tutti i professori, assente il Preside!

Tutti i giorni o quasi vengo fermata o contatta dai professori per avere notizie sulle difficoltà del ragazzino, per cercare una soluzione perché Gabriele ha solo 9 ore di sostegno e l’insegnante è spesso assente(su due settimane di scuola è stata presente solo la prima!)

Questi sono i fatti nudi e crudi. Mi sembra in coscienza, come madre di avere fatto di tutto per mio figlio, forse di più di quanto mi compete. Ho pianto, urlato e lottato per mio figlio, ma mi sento sola, indignata e umiliata. Dov’è il rispetto dei diritti di mio figlio, della sua persona, e dei disabili? Siamo a Sesto San Giovanni o nel terzo mondo? Lascio le riflessioni e le conclusioni a chi ha una coscienza..

Sesto San Giovanni, 26 settembre ’09

Lucia Mauro

Mi chiamo Lucia Mauro e sono già nota ai cittadini sestesi per aver denunciato più volte i soprusi e le ingiustizie di cui è stato vittima mio figlio Gabriele, affetto da amiotrofia spinale e costretto alla carrozzina dalla nascita. Gabriele è un ragazzino pieno di voglia di vivere, solare e sempre pronto a regalare un sorriso. Le vicissitudini hanno spesso spento il suo sorriso ma non la rabbia, l’amarezza e il desiderio di lottare per lui, e per tutti gli altri ragazzini come lui, di sua madre!

Eccolo protagonista di un’altra amara disavventura : iscrivo mio figlio, come è suo diritto inalienabile, alla scuola superiore “De Nicola” nel gennaio 09 facendo prontamente presenti le difficoltà ed i bisogni di Gabriele. Gabriele, a causa della sua malattia altamente invalidante, muove ormai solo le mani, chiedo per Gabriele, come ripeto e sottolineo è suo diritto, un bagno attrezzato, l’assistenza al bagno, il computer con cui lavora e presento una relazione redatta dalla neuropsichiatra Dott.ssa Battaini in cui viene ribadita la necessità dell’insegnante di sostegno e di un educatore che affianchi Gabriele durante l’attività didattica.

Porto personalmente Gabriele nei giorni previsti dal “Progetto Accoglienza “ a visitare la nuova scuola, qui veniamo illusi che tutto sarà predisposto per l’arrivo di Gabriele.

Chiedo un colloquio al Preside in cui vengo letteralmente liquidata dopo pochi minuti e “affidata”          alla segretaria della scuola…

Seguono diverse mail e fax indirizzati al Preside. A giugno chiedo se il bagno è attrezzato per i disabili, la risposta è positiva, ma dopo un sopralluogo ci rendiamo conto che la movimentazione di Gabriele è impossibile per l’assenza del sollevatore, del lettino e che l’installazione è resa impossibile per l’esiguità dello spazio. Vengo sollecitata a provvedere!!! Dopo innumerevoli telefonate a Comune, Provincia ecc. ed un comune sopralluogo prende il via la ristrutturazione del bagno.

Altro problema: l’assistenza al bagno. Naturalmente vengo invitata a provvedere personalmente andando a scuola e portando Gabriele in bagno. Cosa a cui dovrebbe provvedere la scuola, nella persona del Preside, che purtroppo mi rendo conto essere assente, non fisicamente ma nella realtà della vita scolastica quotidiana, e che giustifica la sua assenza col numero degli alunni nella scuola.

Comunque, grazie all’intervento del Sindaco e dell’Assessore Bozzini, che ho interpellato ripetutamente durante l’estate, riesco ad ottenere l’assistenza per il bagno.

1 settembre: contatto il Preside chiedendo se il materiale di Gabriele è stato spostato dalla scuola media alla Superiore, il Preside ancora una volta, mi risponde, in modo molto seccato, che è appena rientrato. Anch’io, ma non dall’altra parte del mondo!

Gabriele il 14 settembre si reca con entusiasmo alla nuova scuola: naturalmente, dopo una breve assemblea nell’auditorium, la classe sale al piano superiore e Gabriele rimane da solo, disorientato a piano terra. Sale con l’ascensore in classe dove non c’è il suo banco, né il suo computer e dove si muove con molta fatica. Torna a casa molto amareggiato, la sua dignità è stata ancora una volta calpestata, e con la decisione di cambiare scuola. Nonostante tutto il mio sconcerto, esorto mio figlio a non arrendersi. Nuovo colloquio col Preside dove IO vengo sollecitata a fare richiesta al Comune del materiale di Gabriele. In Comune mi viene naturalmente risposto che Il preside ha comunicato che provvederà all’acquisto del pc, che peraltro dopo due settimane ancora non c’è.

Vengo convocata dal Preside ad un incontro, dove doveva essere presente tutto il team dei docenti per discutereil caso(come da me richiesto), naturalmente nel mio orario di servizio, per cui sono costretta a chiedere permesso. Presenti: 2 insegnanti!!!

Il giorno dopo viene convocato dal Preside un consiglio di classe: presenti tutti i professori, assente il Preside!

Tutti i giorni o quasi vengo fermata o contatta dai professori per avere notizie sulle difficoltà del ragazzino, per cercare una soluzione perché Gabriele ha solo 9 ore di sostegno e l’insegnante è spesso assente(su due settimane di scuola è stata presente solo la prima!)

Questi sono i fatti nudi e crudi. Mi sembra in coscienza, come madre di avere fatto di tutto per mio figlio, forse di più di quanto mi compete. Ho pianto, urlato e lottato per mio figlio, ma mi sento sola, indignata e umiliata. Dov’è il rispetto dei diritti di mio figlio, della sua persona, e dei disabili? Siamo a Sesto San Giovanni o nel terzo mondo? Lascio le riflessioni e le conclusioni a chi ha una coscienza..

Sesto San Giovanni, 26 settembre ’09

Lucia Mauro

Mi chiamo Lucia Mauro e sono già nota ai cittadini sestesi per aver denunciato più volte i soprusi e le ingiustizie di cui è stato vittima mio figlio Gabriele, affetto da amiotrofia spinale e costretto alla carrozzina dalla nascita. Gabriele è un ragazzino pieno di voglia di vivere, solare e sempre pronto a regalare un sorriso. Le vicissitudini hanno spesso spento il suo sorriso ma non la rabbia, l’amarezza e il desiderio di lottare per lui, e per tutti gli altri ragazzini come lui, di sua madre!

Eccolo protagonista di un’altra amara disavventura : iscrivo mio figlio, come è suo diritto inalienabile, alla scuola superiore “De Nicola” nel gennaio 09 facendo prontamente presenti le difficoltà ed i bisogni di Gabriele. Gabriele, a causa della sua malattia altamente invalidante, muove ormai solo le mani, chiedo per Gabriele, come ripeto e sottolineo è suo diritto, un bagno attrezzato, l’assistenza al bagno, il computer con cui lavora e presento una relazione redatta dalla neuropsichiatra Dott.ssa Battaini in cui viene ribadita la necessità dell’insegnante di sostegno e di un educatore che affianchi Gabriele durante l’attività didattica.

Porto personalmente Gabriele nei giorni previsti dal “Progetto Accoglienza “ a visitare la nuova scuola, qui veniamo illusi che tutto sarà predisposto per l’arrivo di Gabriele.

Chiedo un colloquio al Preside in cui vengo letteralmente liquidata dopo pochi minuti e “affidata”          alla segretaria della scuola…

Seguono diverse mail e fax indirizzati al Preside. A giugno chiedo se il bagno è attrezzato per i disabili, la risposta è positiva, ma dopo un sopralluogo ci rendiamo conto che la movimentazione di Gabriele è impossibile per l’assenza del sollevatore, del lettino e che l’installazione è resa impossibile per l’esiguità dello spazio. Vengo sollecitata a provvedere!!! Dopo innumerevoli telefonate a Comune, Provincia ecc. ed un comune sopralluogo prende il via la ristrutturazione del bagno.

Altro problema: l’assistenza al bagno. Naturalmente vengo invitata a provvedere personalmente andando a scuola e portando Gabriele in bagno. Cosa a cui dovrebbe provvedere la scuola, nella persona del Preside, che purtroppo mi rendo conto essere assente, non fisicamente ma nella realtà della vita scolastica quotidiana, e che giustifica la sua assenza col numero degli alunni nella scuola.

Comunque, grazie all’intervento del Sindaco e dell’Assessore Bozzini, che ho interpellato ripetutamente durante l’estate, riesco ad ottenere l’assistenza per il bagno.

1 settembre: contatto il Preside chiedendo se il materiale di Gabriele è stato spostato dalla scuola media alla Superiore, il Preside ancora una volta, mi risponde, in modo molto seccato, che è appena rientrato. Anch’io, ma non dall’altra parte del mondo!

Gabriele il 14 settembre si reca con entusiasmo alla nuova scuola: naturalmente, dopo una breve assemblea nell’auditorium, la classe sale al piano superiore e Gabriele rimane da solo, disorientato a piano terra. Sale con l’ascensore in classe dove non c’è il suo banco, né il suo computer e dove si muove con molta fatica. Torna a casa molto amareggiato, la sua dignità è stata ancora una volta calpestata, e con la decisione di cambiare scuola. Nonostante tutto il mio sconcerto, esorto mio figlio a non arrendersi. Nuovo colloquio col Preside dove IO vengo sollecitata a fare richiesta al Comune del materiale di Gabriele. In Comune mi viene naturalmente risposto che Il preside ha comunicato che provvederà all’acquisto del pc, che peraltro dopo due settimane ancora non c’è.

Vengo convocata dal Preside ad un incontro, dove doveva essere presente tutto il team dei docenti per discutereil caso(come da me richiesto), naturalmente nel mio orario di servizio, per cui sono costretta a chiedere permesso. Presenti: 2 insegnanti!!!

Il giorno dopo viene convocato dal Preside un consiglio di classe: presenti tutti i professori, assente il Preside!

Tutti i giorni o quasi vengo fermata o contatta dai professori per avere notizie sulle difficoltà del ragazzino, per cercare una soluzione perché Gabriele ha solo 9 ore di sostegno e l’insegnante è spesso assente(su due settimane di scuola è stata presente solo la prima!)

Questi sono i fatti nudi e crudi. Mi sembra in coscienza, come madre di avere fatto di tutto per mio figlio, forse di più di quanto mi compete. Ho pianto, urlato e lottato per mio figlio, ma mi sento sola, indignata e umiliata. Dov’è il rispetto dei diritti di mio figlio, della sua persona, e dei disabili? Siamo a Sesto San Giovanni o nel terzo mondo? Lascio le riflessioni e le conclusioni a chi ha una coscienza..

Sesto San Giovanni, 26 settembre ’09

Lucia Mauro

Mi chiamo Lucia Mauro e sono già nota ai cittadini sestesi per aver denunciato più volte i soprusi e le ingiustizie di cui è stato vittima mio figlio Gabriele, affetto da amiotrofia spinale e costretto alla carrozzina dalla nascita. Gabriele è un ragazzino pieno di voglia di vivere, solare e sempre pronto a regalare un sorriso. Le vicissitudini hanno spesso spento il suo sorriso ma non la rabbia, l’amarezza e il desiderio di lottare per lui, e per tutti gli altri ragazzini come lui, di sua madre!

Eccolo protagonista di un’altra amara disavventura : iscrivo mio figlio, come è suo diritto inalienabile, alla scuola superiore “De Nicola” nel gennaio 09 facendo prontamente presenti le difficoltà ed i bisogni di Gabriele. Gabriele, a causa della sua malattia altamente invalidante, muove ormai solo le mani, chiedo per Gabriele, come ripeto e sottolineo è suo diritto, un bagno attrezzato, l’assistenza al bagno, il computer con cui lavora e presento una relazione redatta dalla neuropsichiatra Dott.ssa Battaini in cui viene ribadita la necessità dell’insegnante di sostegno e di un educatore che affianchi Gabriele durante l’attività didattica.

Porto personalmente Gabriele nei giorni previsti dal “Progetto Accoglienza “ a visitare la nuova scuola, qui veniamo illusi che tutto sarà predisposto per l’arrivo di Gabriele.

Chiedo un colloquio al Preside in cui vengo letteralmente liquidata dopo pochi minuti e “affidata”          alla segretaria della scuola…

Seguono diverse mail e fax indirizzati al Preside. A giugno chiedo se il bagno è attrezzato per i disabili, la risposta è positiva, ma dopo un sopralluogo ci rendiamo conto che la movimentazione di Gabriele è impossibile per l’assenza del sollevatore, del lettino e che l’installazione è resa impossibile per l’esiguità dello spazio. Vengo sollecitata a provvedere!!! Dopo innumerevoli telefonate a Comune, Provincia ecc. ed un comune sopralluogo prende il via la ristrutturazione del bagno.

Altro problema: l’assistenza al bagno. Naturalmente vengo invitata a provvedere personalmente andando a scuola e portando Gabriele in bagno. Cosa a cui dovrebbe provvedere la scuola, nella persona del Preside, che purtroppo mi rendo conto essere assente, non fisicamente ma nella realtà della vita scolastica quotidiana, e che giustifica la sua assenza col numero degli alunni nella scuola.

Comunque, grazie all’intervento del Sindaco e dell’Assessore Bozzini, che ho interpellato ripetutamente durante l’estate, riesco ad ottenere l’assistenza per il bagno.

1 settembre: contatto il Preside chiedendo se il materiale di Gabriele è stato spostato dalla scuola media alla Superiore, il Preside ancora una volta, mi risponde, in modo molto seccato, che è appena rientrato. Anch’io, ma non dall’altra parte del mondo!

Gabriele il 14 settembre si reca con entusiasmo alla nuova scuola: naturalmente, dopo una breve assemblea nell’auditorium, la classe sale al piano superiore e Gabriele rimane da solo, disorientato a piano terra. Sale con l’ascensore in classe dove non c’è il suo banco, né il suo computer e dove si muove con molta fatica. Torna a casa molto amareggiato, la sua dignità è stata ancora una volta calpestata, e con la decisione di cambiare scuola. Nonostante tutto il mio sconcerto, esorto mio figlio a non arrendersi. Nuovo colloquio col Preside dove IO vengo sollecitata a fare richiesta al Comune del materiale di Gabriele. In Comune mi viene naturalmente risposto che Il preside ha comunicato che provvederà all’acquisto del pc, che peraltro dopo due settimane ancora non c’è.

Vengo convocata dal Preside ad un incontro, dove doveva essere presente tutto il team dei docenti per discutereil caso(come da me richiesto), naturalmente nel mio orario di servizio, per cui sono costretta a chiedere permesso. Presenti: 2 insegnanti!!!

Il giorno dopo viene convocato dal Preside un consiglio di classe: presenti tutti i professori, assente il Preside!

Tutti i giorni o quasi vengo fermata o contatta dai professori per avere notizie sulle difficoltà del ragazzino, per cercare una soluzione perché Gabriele ha solo 9 ore di sostegno e l’insegnante è spesso assente(su due settimane di scuola è stata presente solo la prima!)

Questi sono i fatti nudi e crudi. Mi sembra in coscienza, come madre di avere fatto di tutto per mio figlio, forse di più di quanto mi compete. Ho pianto, urlato e lottato per mio figlio, ma mi sento sola, indignata e umiliata. Dov’è il rispetto dei diritti di mio figlio, della sua persona, e dei disabili? Siamo a Sesto San Giovanni o nel terzo mondo? Lascio le riflessioni e le conclusioni a chi ha una coscienza..

Sesto San Giovanni, 26 settembre ’09

Lucia Mauro


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Controinformazione a 4 mani sulle ultime magagne del governo: superpost estivo con notizie , commenti, rabbia, musica e “sottile” ironia … 1° PARTE

controinformazione

ROMA – Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nella ricorrenza del 65° anniversario cavallo pazzodell’eccidio nazifascista di Sant’Anna di Stazzema, ha inviato al Sindaco, Michele Silicani, un messaggio in cui rivolge a tutti i convenuti alla commemorazione il suo partecipe e solidale pensiero: «Nostra democrazia nasce dalla Resistenza, il sacrificio per la Patria è viva eredità morale»

Nell’anniversario di Stazzena mi piace ricordare per l’ennesima volta che l’Italia nasce dalla Resistenza contro il nazifascismo e chiunque voglia essere cittadino italiano e non un  minus habens deve riconoscersi in questi ideali.

Per qualcuno un po’ duro di comprendonio ribadisco quindi che l’Italia non nasce dalla Repubblica sociale inventata da Hitler per tenere in piedi un mussolini oramai finito , gonfio e pronto per piazzale loreto né ha origine dai programmi di Canale 5 o dalla residenza di Villa Certosa , quelle che ospita mafiosi, servizi deviati , mignotte e spacciatori di cocaina.

No ,  nasce dalla Costituzione Italiana Antifascista come recita anche la XII disposizione transitoria e finale (comma sorrisoprimo) della Costituzione e successivamente tutta una seria di leggi dello Stato che regolano la materia e vietano anche  l’apologia del fascismo. Quindi per concludere vorrei dire a coloro che fanno a gara a dirsi più italiani degli altri che fra un emigrato che giura sulla costituzione e diventa cittadino ed un fascista che la nega la risposta è assolutamente scontata: italiano è solo il primo, l’altro è appunto un minus habens , ovvero uno che ha meno ( cervello, diritti, tutto) , un rifiuto, un escluso –  come dicono loro, uno sfigato –   un estraneo alla democrazia uno più o meno come questo nella foto.

Anzi questo bel video lo dedichiamo a costoro, visto che gli piacciono le adunate marziali

By Crazyhorse70 e Torba di Gramigna

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I docenti non possono partecipare “a pieno titolo” agli scrutini e la loro materia non può avere effetti sul credito

ROMA – Frequentare l’ora di religione non può portare crediti aggiuntivi agli studenti che si presentano agli esami di maturità e, in ogni caso, gli insegnanti di religione non possono partecipare a pieno titolo agli scrutini. Lo ha stabilito il Tar del Lazio accogliendo, con la sentenza n. 7076 i ricorsi presentati a partire dal 2007 da alcuni studenti, supportati da diverse associazioni laiche e confessioni religiose non cattoliche, che chiedevano l’annullamento delle ordinanze ministeriali firmate da Giuseppe Fioroni e adottate durante gli esami di Stato del 2007 e 2008.

Risposta del clero e dei suoi baciapile :

L’Ora di religione parte integrante della cultura italiana» Prof di religione e scrutini, la Cei contro il Tar : «Sentenza vergognosa»

I vescovi: «Dai giudici decisione che danneggia la laicità dello stato e alimenta diffidenza verso le toghe»

MILANO – Affondo della Cei sulla sentenza del Tar. I vescovi parlano di «decisione vergognosa» e «pretestuosa».

La Gelmini  – una delle due favorite dell’harem per intenderci  – si dice già pronta dall’alto della sua dirittura morale  a chiedere il ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione troppo laica. GelminiVSCarfagna

Chi meglio di lei può essere a guardia della morale pubblica?

Nonché degli insegnamenti della chiesa?

Per ora lei é la sua collega sono divenute esperte più che altro sulle iniezioni pelviche ( leggi qui ) però chissà col tempo…

Stessa commedia sulla pillola Ru486 di cui l’Agenzia del Farmaco ha chiesto di recente la commercializzazione .

Via libera a maggioranza dall’Agenzia del farmaco
alla commercializzazione della pillola abortiva

ROMA – La Ru486 arriva in Italia. Dopo una riunione durata più di quattro ore, è arrivato giovedì scorso in tarda serata il via libera a maggioranza (quattro contro uno) dall’Agenzia italiana del farmaco alla pillola abortiva.

Il Consiglio di amministrazione dell’Aifa ha infatti approvato l’immissione in commercio nel nostro Paese del farmaco già commercializzato in diverse altre Nazioni.

La Santa Sede: «scomunica per chi la usa e per chi la prescrive» La Ru486 arriva in Italia
Dura condanna del Vaticano.

Il vaticano digerisce benissimo la dissolutezza del premier ed il suo cattivo esempio, purché questi garantisca che non si tocchino i privilegi vaticani sull’ICI , sull’8 per mille, sulla bioetica, sulla eutanasia ed il resto va tutto bene, al massimo blande ed indolori accenni alla moralità pubblica , ma niente di grave.

Berlusconi puo’ anche essere trovato con le mani addosso a ragazzine  o con il naso sporco di coca, l’importante che non dica mai nulla su quegli argomenti che si discosti dai dettami del clero.

Quante stronzate questi baciapile.

La Ru-486 rappresenta invece per le donne un’opportunita’ di poter scegliere un metodo meno invasivo e mortificante per attuare un’interruzione di gravidanza, e alle donne che scelgono questo metodo abortivo deve essere secondo me evitata l’imposizione del ricovero coatto. Le polemiche del clero e dei suoi servi sono pretestuose

In Italia l’IVG (Interruzione Volontaria di Gravidanza) viene praticata solo con intervento chirurgico, anche se la scienza si e’ evoluta e ha trovato nuovi metodi, meno dispendiosi economicamente e meno traumatici per la donna, come quello farmacologico della RU486.

Un esempio: oggi l’ulcera e’ curata farmacologicamente e nessuno si immaginerebbe di tornare indietro, quando solo la chirurgia poteva essere di aiuto.
Perche’ se, nel nostro caso, la scienza si aggiorna la pratica non la dovrebbe  seguire a ruota?

Alcuni confondono ancora  la pillola abortiva RU486 con la pillola del giorno dopo (pdp) che è un farmaco utilizzato come metodo di contraccezione post-coitale (ossia contraccezione di emergenza) durante le 72 ore successive a un rapporto sessuale. Il principio attivo è il progestinico levanorgestrel , una sostanza presente anche in molte pillole contraccettive, impiegata però in un dosaggio 20-30 volte maggiore (750 microgrammi).

Questo farmaco non va confuso con ciò di cui invece parliamo oggi, ovvero la pillola abortiva Mifepistrone, nota come RU-486,  dalla quale si differenzia sia per i tempi di assunzione che per i meccanismi di azione.

Vedi qui per altre informazioni

Crazyhorse70


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Ripubblicazioni estive di vecchi post : il video dossier “Amore civile”

sabato 10-11  maggio 2008 –  Roma Sala delle conferenze Piazza Monte Citorio

Convegno promosso dai Radicali  “AMORE CIVILE”

12 maggio  2008 Conferenza stampa

“Amore Civile, unioni civili, riforma del diritto di famiglia: conquiste di civiltà”

sala Stampa della Camera dei Deputati.

L’ultima intervista del filmato, dove scorrono le immagini del film ” Compleanno “, è quella che ho  realizzato io ( Franca Corradini ) intervistando una donna che subisce violenze in famiglia.



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Non sei credente ? se muori non puoi essere salutato dai tuoi cari ….

Nell’arco di un solo mese nella mia famiglia due funerali……

…………………………..

Entrambi sono stati funerali laici per espressa volontà dei defunti ( condivisa dai familiari peraltro ).

In questa occasione abbiamo potuto toccare con mano come ad Arezzo , e non solo a quanto pare , manchi una sala del commiato laica e un regolamento per le procedure del caso.

Ancora una volta l‘assenza di uno stato laico ( PACS, DICO, STATO, CHIESA,COPPIE DI FATTO, elezioni e il blog )

Ancora una volta l’assenza di interesse dei politici per il rispetto dei diritti e l’eguaglianza dei cittadini.

Anche in questo caso  disinteresse di ogni “colore” politico…..senza distinzioni.

Disinteresse anche da parte di coloro che sono pronti a manifestare per il rispetto dei diritti delle minoranze etniche, culturali e religiose dei popoli immigrati in Italia e che non riescono ( ?! ? ) , se posti a governare , ad essere garanti dei diritti della totalità dei cittadini italiani.

Ancora più fastidioso è constatare  che la cura e  ed il  rispetto dovuto  vengano a mancare in un momento doloroso  e contemporaneamente delicato , quale la scomparsa di una persona.

Franca Corradini

P.S.  : dal sito U.A.A.R

Il DPR 285/90 delega ai Comuni la stesura di un Regolamento comunale di polizia mortuaria, volto a disciplinare la materia sul proprio territorio. Molti Comuni, oltre a non istituire la sala per le onoranze di cui al precedente paragrafo, non contemplano nemmeno la possibilità di ricordare il defunto nel caso la funzione non preveda il rito religioso.


18 commenti

La mia opinione su:”Credito alle imprese e massimo scoperto, pressing di Draghi sulle banche”

Ho letto su Corriere.it le recenti dichiarazioni del Governatore della Banca d’Italia che riporto di seguito.

Credo, tuttavia, e l’ho scritto anche nei miei precedenti post (clicca qui per leggere il mio post del 12  Novembre), che le imprese abbiano non solo bisogno di credito da parte delle banche ma anche di una tutela effettiva e celere di fronte a persistenti pretese di somme non dovute (e sarebbe già un progresso per un Paese che deve riacquistare la massima fiducia dei cittadini nella Giustizia).

Malgrado la giurisprudenza sia ormai unanime nel ribadire il divieto imposto dalla legge di richiedere -soprattutto per il periodo antecedente al 1° Luglio 2000- il pagamento di interessi anatocistici (interessi su interessi), di commissioni di massimo scoperto non validamente pattuite o di altri oneri non validi, molte banche, invece, continuano a presentare ed ottenere ricorsi per decreti ingiuntivi finalizzati ad ottenere il pagamento del saldo di conto corrente lievitato, negli anni, proprio a causa di tali addebiti; pendono, poi, addirittura, migliaia di esecuzioni per espropriazione immobiliare fondate su mutui stipulati all’unico fine di estinguere apparenti posizioni debitorie su conti correnti ma, in realtò, viziate da addebiti di somme che, come detto, la legge sancisce come non dovute; oppure, ancora, esecuzioni fondate su decreti ingiuntivi che, sebbene, magari, non impugnati, hanno ad oggetto una pretesa che, in alcuni casi, potrebbe essere penalmente illecita e che in un’aula di giustizia, a mio avviso, non dovrebbe trovare alcun ausilio.

E’ vero che, all’esito dei giudizi, probabilmente, l’impresa risulterà vittoriosa e sarà accertata l’illegittimità di simili richieste ma è altrettanto nota la durata dei processi in Italia.

Non sono poche le imprese fallite o, comunque, danneggiate anche per colpa di pretese rivelatesi, all’esito delle cause, insussistenti o per crediti inferiori a quelli effettivamente tutelabili. E’ auspicabile, quindi, che il Governatore della Banca d’Italia, dopo le pur apprezzabili, recenti dichiarazioni, raccomandi agli istituti di credito -esercitando ogni sua prerogativa o potere-dovere- di non persistere nelle richieste di pagamento di somme che la legge e la giurisprudenza unanime riconoscono non dovute.

Ne deriverebbe, sono certo, un grande e fondamentale aiuto agli imprenditori -che non sarebbero costretti a chiudere i battenti licenziando i lavoratori, a rivolgersi agli usurai o, addirittura, ad ammazzarsi (ho letto che alcuni imprenditori non hanno avuto il coraggio di mandare a casa i dipendenti)- e, di conseguenza, ne trarrebbe beneficio l’intera economia italiana.

Roberto Di Napoli ( il blog per la difesa dei diritti civili )

Corriere della Sera.it
ROMA – La Banca d’Italia ha «costituito una task force per valutare gli effettivi meccanismi di remunerazione» dei manager bancari «e chiedere correttivi dove necessario». Lo ha annunciato il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi intervenendo all’Assemblea dell’Abi nella quale ha spiegato che, a livello internazionale, il legame con risultati a breve ha favorito una «una falsa Leggi ancora


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Combattere la cultura mafiosa si può…anche nei piccoli gesti di ogni giorno

mafia

In questi ultimi mesi, nel blog  ( n.d.r.  A SCUOLA DI BUGIE ) e nella mia attività lavorativa quotidiana,  ho avuto modo di toccare con mano con una realtà immaginata ma non ancora  verificata.

A luglio è uscita la possibilità di inserirsi nelle graduatorie del personale ATA della scuola per la  Terza Fascia.

Ogni scuola ha ricevuto centinaia di domande  di aspiranti, molte di giovani speranzosi in un lavoro e forse ancora “ingenui” sulla conoscenza di certi meccanismi della Pubblica Amministrazione e degli ambienti sindacali.

Molti di questi giovani hanno avuto la possibilità di toccare con mano il caos normativo, l’incertezza interpretativa che lascia molti spazi a chi vuole continuare a gestire la cosa pubblica con atteggiamento  nepotistico e clientelare.

Ho visto, e sentito, di tutto.

Certificati di servizio falsi ( rilasciati da scuole dove qualche operatore ha venduto questi “favori”  in cambio credo di denaro …), certificati di studio inesistenti o falsi, telefonate che definire ambigue è dire poco………..eccetera, eccetera.

Tutto ciò condito dall’anarchia più totale delle scuole nel valutare le domande pervenute.

Ad esempio il servizio civile prestato per lo Stato presso Enti diversi valutato o meno a seconda delle  realtà geografiche, anche se le norme parlano chiaro : è servizio valido a tutti gli effetti, persino ai fini pensionistici.

Mi rivolgo ai giovani lettori del blog che, penso , credono e sperano ancora in uno Stato giusto.

Non cedete mai ai ricatti, alle lusinghe di chi vi promette corsie preferenziali per avere ciò che vi spetta !

Pretendete il rispetto dei vostri diritti, non chiedete mai favori.

Questo è un modo per non  creare terreno fertile  alla cultura mafiosa, camorristica.

Alle migliaia di lettori del blog  auguro uno stupendo 2009 , augurandomi di avere  ( oltre ad un modesto servizio di consulenza per aiutarli a risolvere i loro dubbi , i loro problemi  ) fatto passare un segnale forte e chiaro di come le cose dovrebbero funzionare.

E funzioneranno se tutti noi, in prima persona, lo pretendiamo con forza.

Io ci sarò, sempre, come ho fatto fino ad ora.

Buon Anno !

Franca Corradini

pezzo scritto per il blog  A SCUOLA DI BUGIE

P.S. :  Naturalmente gli auguri  sono anche per i lettori ed i redattori di questo blog…..buon anno !



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A due anni dalla morte di Piero Welby cosa è cambiato ?

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Oggi ricorrono due anni dalla morte di Piergiorgio Welby.

Cosa è cambiato ? Nulla.

Come al solito tante chiacchiere.

Copio dal gruppo Facebook  In memoria di Piero Welby a cui ho dato l’adesione.

Gruppo per chi vuole lasciare un pensiero per Piero (Piergiorgio) Welby che ha vissuto i suoi ultimi giorni lottando – insieme all’Associazione Luca Coscioni, ai radicali, a Marco Pannella in prima persona e, infine, al dottor Mario Riccio – per il diritto di morire e per il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione che afferma: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

“Quando un malato terminale decide di rinunciare agli affetti, ai ricordi, alle amicizie, alla vita e chiede di mettere fine ad una sopravvivenza crudelmente ‘biologica’, io credo che questa sua volontà debba essere rispettata ed accolta con quella pietas che rappresenta la forza e la coerenza del pensiero laico”, scriveva al presidente della Repubblica e a tutti Piero che nei suoi ultimi mesi, sempre più dolorosi, è diventato il portavoce di chi vive costretto dalla medicina. “Cosa c’è di ‘naturale’ in una sala di rianimazione? Che cosa c’ è di naturale in un buco nella pancia e in una pompa che la riempie di grassi e proteine? Che cosa c’è di naturale in uno squarcio nella trachea e in una pompa che soffia l’ aria nei polmoni? Che cosa c’è di naturale in un corpo tenuto biologicamente in funzione con l’ausilio di respiratori artificiali, alimentazione artificiale, idratazione artificiale, svuotamento intestinale artificiale, morte-artificialmente-rimandata? Io credo che si possa, per ragioni di fede o di potere, giocare con le parole, ma non credo che per le stesse ragioni si possa “giocare” con la vita e il dolore altrui”.
Fondamentale nella sua storia personale e politica è stata la moglie Mina, che oggi porta avanti la causa.
(Il sito del Calibano,  è il blog di Piero ora curato da Mina Welby)

Apprendo ora mentre copio la foto di Welby che :

E’ morta poco fa Luciana Cerquetti (88 anni), mamma di Piergiorgio Welby, a due anni esatti di distanza dalla scomparsa del figlio.

Si è spenta nell’abitazione che era anche quella di Piergiorgio e che condivideva con Mina Welby.

Franca Corradini

P.S. : Sono tornata, e non è stato il clima natalizio ad  “intenerirmi “e farmi tornare sui miei passi

Ma sono state  alcune riflessioni, partendo dalla citazione dell’asilo già fatta da Marco, alla considerazione che al di là degli scatti di rabbia a cui sono soggetta ogni tanto, e tutto ciò che altri possono dire questo BLOG  rimane uno spazio VERAMENTE  libero, cosa che non si può dire di altri spazi.

Pertanto non ho intenzione di trascurarlo ulteriormente.


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Una “Campagna online” per sostenere Violet Rouet – minaccia il Suicidio

Sono stata contattata da Violet Rouet ( uno pseudonimo, come lei stessa afferma – Uso un pseudonimo per mancanza di elementari tutele, e per evitare delle abituali ritorsioni verso mia persona. Spero che questo dica abbastanza su la mia anomala condizione in un paese che si ritiene democratico.-)

Sul Radio Radicale, ho trovato questo appello, a cura di Al ed ho deciso di pubblicarlo anche qui sul nostro blog, aderendo di fatto alla campagna in sostegno di Violet.

“Abbandonata da tutte le Associazioni cui si è rivolta, ha cercato un aiuto senza risposte. Ha pensato al blog ed a questo strumento di Libertà. Così ci siamo ritrovate. Io qui, lei lì. Donne con le vite incasinate dagli altri, che siano Stati, Istituzioni, Uomini. Donne fragili ma tenaci. Donne che non si piegano. Donne che lottano. Donne e battaglie di dignità. (Pia Migliorino).

Purtroppo non possiamo fare di più che dare spazio e fare da cassa di risonanza.

Speriamo possa almeno servire a qualcosa, almenoa d evitare che Violet metta in pratica la sua minaccia !

Franca Corradini