L’aria intorno a Silvio Berlusconi si é fatta putrida , molti conservatori dello status quo tramano nell’ombra per ribaltare ciò che il popolo ha deciso col voto . Alcune figure scontente e presuntuose tramano invece dall’interno : c’e’ un mondo di poteri più meno forti allergico al cambiamento che cerca sponde eversive , sogna governi tecnici di mediazione , magari in mano a banchieri fallimentari. Non devono passare .
E non passerano perché si troveranno di fronte una forte e consapevole sovranità popolare : un popolo enorme che vuole che questo governo vada avanti e faccia le riforme che servono per liberalizzare e modernizzare questo paese.
C’e’ un grande popolo in Italia che ride delle fregole moralistiche di sacrestani della parrocchietta bianco-rossa : son riusciti a sollevare il mondo intero per tenere sulla graticola mediatica Berlusconi , allo scopo di impedirgli di perseguire gli obiettivi del governo.
Noi vogliamo il cambiamento , loro mantenere lo status quo .
Loro sono sempre meno numerosi ma non ancora in numero tale da non doversene più occupare , purtroppo : hanno avuto qualche salutare trauma ma non sono sconfitti anzi trovano i loro interessi ben curati dalla sinistra che li rappresenta .
A costoro in realtà non frega niente se Berlusconi balla con 40 ragazze a Capodanno o se porta Apicella in aereo , vorrebbero essere al suo posto ma fan finta di biasimarlo . Vogliono solo che caschi un governo che vuole togliere potere agli inefficienti , alle caste sindacali e fannullone che pesano come zavorre e frenano la crescita di un grande paese come l’Italia. Solo per questo si agitano e tiran sù ‘sto baillame. Per garantire futuro ai loro privilegi.
Il popolo delle libertà ride con disprezzo delle stronzate etico – gossipare da pruriginosi sepolcri imbiancati , da impotenti invidiosi . E’ un popolo adulto ed é libero e pretende di giudicare il proprio premier per le cose che fà per l’Italia, non per cosa combina sua moglie o come passa il suo tempo libero.
C’e’ questo popolo e dovete farci i conti : sempre più numeroso e consapevole , ha ben capito che silvio é uno di noi e scherza , sbaglia , ride e cazzeggia come noi e come noi non filosofeggia serioso e buonista con affettate e buone maniere e distinguo da intellettualoide da strapazzo ma vuole modernizzare e semplificare anche la forma della politica. Vuole cambiare anche la forma del potere , per renderlo più vicino alla gente .
E per questo lo seguiamo come fosse uno di noi , perché fassino e d’alema non sono dei nostri , non hanno mai lavorato e volevano comprare di nascosto banche loro amiche; perché la bindi e la melandri sono due carampane noiose e sfigate moraliste un tanto al peso , perdute nel loro grigiore e nella loro ipocrisia fan la guardia ai loro orticelli , non sono come le nostre donne e non lo saranno mai.
Lui si’ che é in sintonia : potrebbe far altro, far affari con Murdoch invece che litigarci, pensare solo a divertirsi ed arricchirsi fuori dai riflettori . Oppure avere un profilo basso e non urtare i poteri che si suppone possano favorirlo nella corsa al Quirinale .
Invece no, lui non si ferma , mantiene un profilo alto e non sminuisce il proprio valore per una poltrona istituzionale né cambia il proprio modo di essere e comunicare; per cambiare l’Italia ha scelto l’amaro lusso di far politica veramente , di liberare e liberalizzare l’Italia, di avere molti nemici e molto onore, perché non dipende in alcun modo da quel mondo , puo’ fregarsene ed essere se stesso .
Atra cosa importante : chi trama sappia che noi non accetteremo copie sbiadite dell’originale , abbiamo votato lui e non altri.
Berlusconi non nasconde un doppione dietro di sé , sappiamo chi é e ci va bene cosi’ , gli altri son finti ed ipocriti e dagli interessi nascosti.
Sono decenni che una casta di burocrati inefficienti si pone da ostacolo ad ogni cambiamento per mantenere il proprio potere sulla pelle degli italiani .
Trovano sempre chi li rappresenta nel fare continui ribaltoni : dal Buttiglione ed il Bossi del 1994 al Follini ed al Casini del 2001-2005 , dai sindacati cinghia di collegamento colla sinistra della inefficienza e dei lacci all’economia a Scalfaro , da Dini e dal Mastella di prima allo Scalfari di sempre , dai giudici “rivoluzionari” ai poteri forti delle banche Prodiane , da un tessuto intermedio di funzionari socialisti comunisti e democristiani nelle banche , nella comunicazione , negli enti pubblici , nell’ apparato abnorme della P.A. che frenano perché vogliono conservare lo status quo dei loro privilegi e giu’ di li’ fino all’impiegata che non lavora , tratta male gli ultimi della fila ed a metà mattina se ne va a far la spesa. E se la rimproveri si mette in maternità e ti fa la guerra che non la puoi piu’ licenziare per tre anni e piu’ finché non sgrava. La mucca . Anzi il maiale. Anzi no , la moglie del maiale : la troia.
Occorre derattizzare tutti questi topi nascosti negli anfratti della burocrazia fin dall’alba della repubblica intenti solo a rosicchiare e consumare i nostri soldi senza darci in cambio nulla se non la loro inefficienza.
In tutto questa tempesta mediatica in un bicchier d’acqua dove sono gli interessi degli italiani ?
In un analisi corretta del paese reale le cose appaiono diversamente da come son dipinte nei loro giornali od a RAI TRE .
Come ammetteva tempo fà qualcuno dei commentatori apocalittici di questo blog – tutti maniaci del film “The Day after” – ed anche un po’ porta sfiga per gli scenari che paventa le cose stanno più o meno così : l’Italia , causa la sua struttura economico finanziaria non è ancora all’osso con questa crisi e stà messa meglio di altri paesi , molti italiani hanno ancora della ciccia da spolpare prima di arrivare all’osso della situazione inglese o francese.
Verissimo . Non a caso non si vede l’ombra di una vera tensione sociale , le piazze si riempiono per gay pride e per la “ difesa della costituzione” ( sempre meno piene ) ma non si vedono significativi esempi di rabbia sociale come un tempo o come oggi in altri paesi.
E comunque a star peggio non sono i 30 milioni di dipendenti e pensionati che hanno avuto aumenti al 3% annuo a fronte di inflazione minima e quindi stan ben lontani dalla povertà .
Dice colui che é forse il nostro miglior ministro , superBrunetta ” La crisi sociale in Italia non c’e’. Da noi non si sono sequestrati i manager come in Francia; non ci sono stati conflitti come in Gran Bretagna o in Spagna. In Italia non c’e’ tensione sociale, non la si palpa, non la si sente ‘
Brunetta invita a guardare ”ai numeri di questa crisi, al suo impatto reale”. Per il ministro ”la vera area di sofferenza” italiana e’ la crisi dei lavoratori autonomi: ”Per questo non ci sono tensioni sociali – spiega – perche’ i lavoratori autonomi sono piu’ attrezzati ad affrontare il rischio e le vacche magre ”. Brunetta dice di non sapere quanti siano ma nota che ”non si vedono artigiani, commercianti o piccoli imprenditori in fila per un pasto alla Caritas”.
Aggiunge piuttosto che “E’ vero che la situazione è grave ma non gravissima solo per le 400.000 cassa integrazioni create dalla crisi, ma per questo occorre subito fare le riforme”
“L’Italia deve sburocratizzarsi, semplificarsi, diventare piu’ trasparente e piu’ efficiente. Ci sono troppi lacci e lacciuoli che frenano l’Italia ma se noi riuscissimo con un’opera di semplificazione e liberalizzazione, privatizzazione e con un po’ di investimenti a far questo nei prossimi cento giorni, il nostro Paese potrebbe agganciare la ripresa internazionale tra i primi”.
Obiettivi prioritari dei prossimi cento giorni per il ministro sono: “la digitalizzazione della pubblica amministrazione, la semplificazione, la privatizzazione delle pubblic utilities che vuol dire far funzionare lo Stato e pagamenti da parte della P.A. ai creditori”.
Questo é il punto . Contro questo programma lottano certi poteri ed é per questo scopo che voglion far cadere Berlusconi .
In una fase delicata in cui i consumi devono ancora riprendere e pero’ ci sono molti risparmi , occorre semplificare e rilanciare i cantieri, ridare fiducia al sistema , muovere il mercato interno, le risorse ci sono.
Sburocratizzare e semplificare, dappertutto .
Entro un anno la giustizia ordinaria e forse anche quella di secondo grado navigherà su Internet da Bolzano a Lampedusa. Lo hanno annunciato i ministri della Giustizia Angelino Alfano e della Pubblica amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta.
Attualmente per quanto riguarda le sperimentazioni in atto per la digitalizzazione dei tribunali Milano, neanche a dirlo, fa da apripista ma anche i tribunali di Roma (la sfida più grande) e la corte d’Appello di Venezia procedono speditamente con sperimentazioni.
Il 2010 “sarà l’anno della svolta per il sistema Giustizia italiano” ha affermato Brunetta. L’operazione è quasi a costo zero. Due milioni sono stati investiti finora dal ministero della Giustizia, ma “è il risparmio in termini economici e di efficienza” gli obiettivi cui puntano entrambi i ministri.
Gabbie salariali
” I lavoratori dei distretti industriali italiani sono i piu’ bravi del mondo ed i meno pagati , c’é qualche cosa che non va bene, bisogna mettere a posto questa situazione che proprio non va. Mi applichero’ a fondo per questo”, ha detto Bossi rivolgendosi ai militanti leghisti presenti a Pontida.
Bossi aveva gia’ proposto nelle scorse settimane l’introduzione delle gabbie salariali con stipendi differenziati per il Nord dove il costo della vita e’ piu’ alto.
Sacrosanto e speriamo che il boom leghista di qualche giorno fà dia la forza a Bossi per imporre questa soluzione .
Nel sud c’e’ un ammortizzatore sociale multiplo fatto da reti familiari, mercato nero enorme ed assistenza diretta ed indiretta dello stato ( se non di altri apparati illeciti ) che , unito al fatto che il costo della vita al nord é molto superiore , crea una obbiettiva ingiustizia .
Perché una ingiustificata eguaglianza di retribuzioni in realtà vuol dire disuguaglianza, secondo le migliori interpretazioni dell’art. 3 comma 2 della costituzione.
La sinistra dell’oratorio intanto si crogiola nella speranza di un novello Dini 1995 ma stavolta rimarrà a bocca asciutta perché ora avrà contro un intero popolo consapevole che nel tempo ha metabolizzato il significato liberale dell’avvento di Silvio e non si farà intortare più.
Andiamo avanti , freghiamocene di chiacchiere e complotti e cambiamo l’Italia
Mediolungo antigolpe