LA CONOSCENZA RENDE LIBERI

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IRAN: ECCO DOVE FINISCONO I RAGAZZI ARRESTATI DAL REGIME E CHI SONO I CARNEFICI.

È possibile fare una rivoluzione via internet? Non lo sappiamo, poiché è una sola la cosa che sappiamo: che bisogna  provarci. E che quei ragazzi (ma anche distinti signori, professori, gente comune, uomini e donne) che a Teheran stanno iranrischiando la vita o l’hanno già persa non meritano d’essere lasciati soli da noi distratti occidentali, e se c’è un momento in cui ci sentiamo fratelli – cristiani, musulmani, europei, arabi, americani, persiani, laici, religiosi – è adesso, contro il tiranno. Ecco i nomi degli assassini.

Andrea B.Nardi
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http://www.loccidentale.it/articolo/ecco+dove+finiscono+i+ragazzi+arrestati+in+iran+e+chi+sono+i+carnefici+.0074378


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Controinformazione a quattro mani : pensieri in disordine e notizie nascoste dal regime

Alla fine la grande guerra contro il tiranno berlusconi s’è ridotta ad un triste rimestare all’interno di questioni di letto, vere o presunte che siano. Potrebbero essere vere visto che le pasticchette blu oggigiorno fanno miracoli.

Comunque non si sa se sia più l’amaro in bocca che ti lascia la visione sgradevole delle attività di regime oppure la consapevolezza della estremamente profonda incapacità della opposizione di contrappore un pensiero forte una idea  di stato  ai fescennini sguaiati del vecchio malato.

O balbettii democristiani (PD) o il partito della legalità ( IDV), che non dovrebbe essere un partito. Manca qualcosa , manca molto, manca la politica, quella vera.

E’ vero che  la storia non si ripete mai negli stessi termini, ma occorre guardar bene alle differenze .

I filmati del Duce che trebbiava il grano erano su pellicola in bianco e nero, i filmati del nano malato che controlla i cantieri dell’ Aquila sono a colori e digitali.
La propaganda e’ la stessa, la filosofia anche.BERLUSCADUCE2

Tremonti e’ come il Minculpop, il pil cala del 5% ma non si puo’ dire. La crisi c’è ma non se ne puo’ parlare, se non esiste in tv e sui giornali, non esiste nelle fabbriche ed al mercato.
Negano che il malato sia grave, intanto oggi gli danno un po’ di morfina.

O una striscia di cocaina, per seguire le consuetudini delle loro “festicciole”?

_Crazyhorse70________________

Non penso che Beppe Grillo sia la brava persona che sembra .

Preciso che partivo da un pregiudizio positivo e che piano piano ho cambiato idea.

Sul suo sito di informazione (almeno fino a quando sono andata io a consultarlo) in prima fila in alto a destra  c’era il tasto per comprare i suoi CD-DVD-spettacoli-biglietti-per-le-sue-serate

E che dire delle listine  civili col marchio di Grillo

L’uomo Del Monte ha detto si : li ho visti una volta all’opera in una riunione questi capetti  certificati da Grillo. Facevano i capetti scelti con la massa delle persone e si comportavano da capataz , quando qualcuno chiedeva educatamente che tipo di forma di organizzazione veniva scelta , una gestione piramidale-oligarchica ovvero una orizzontale-paritetica , per  tutta risposta veniva offeso  ed insultato pesantemente .grillo

Un altro che usa per se stesso il potere che ha ottenuto coprendo i larghi squarci lasciati dalla sinistra

___Rosellina _________________

Doveva essere uno dei fiori all’occhiello del governo Berlusconi, sicuramente del ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna, che in questi mesi ne ha chiesto a gran voce una celere approvazione.

Ma ora il ddl sulla prostituzione, che prevede il carcere per il cliente che va con una lucciola in luoghi pubblici, è divenuto fonte di profondo imbarazzo per la maggioranza, al punto da dovergli staccare l’etichetta
“urgente” e sostituirla con un bel rinvio.

Tutta colpa dell’ormai famosa (e infelice) definizione di Niccolò Ghedini su Berlusconi “utilizzatore finale” delle escort baresi.
Dunque un cliente anche lui.

___Rosellina__________________

Solo ieri é stato candidato per l’ennesima volta da berlusconi per lo scranno del colle  e quindi i pennivendoli di regime non ne parlano.

L’alter ego di Silvio Berlusconi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e’ indagato dalla procura di Potenza per una sfilza di reati che vanno dalla turbativa d’asta alla corruzione (articoli 416, 110, 353, 354 e 640 bis del codice di procedura penale).letta

Altri inquisiti eccellenti il casertano Mario Morcone, capo dipartimento per le Liberta’ Civili e la Immigrazione al ministero degli Interni, e i fratelli Chiorazzo, Angelo e Pietro Francesco, potentini, a capo di una vera e propria holding che ha fatto della “solidarieta’” (trovando ora la manna nei centri d’accoglienza per immigrati) il suo grande business…

______Crazyhorse70___________

Poteva Sandro Bondi restare felicemente sposato mentre il suo leader, Silvio Berlusconi, deve affrontare le fatiche del divorzio annunciato da Veronica Lario? No, il ministro poeta del berlusconismo non poteva.
Infatti Bondi ha prontamente avviato le pratiche di separazione dalla propria moglie, Maria Gabriella Podestà. L’udienza di apertura della causa tra i coniugi è fissata per i primi di luglio in tribunale a Monza. Perché a Monza? Perché il ministro dei Beni culturali ha lasciato da tempo la natia Toscana per trasferire la residenza ad Arcore, accanto al suo capo.

Bondi, che è sposato dal ’93, fa coppia di fatto da almeno un anno con Manuela Repetti, figlia di un costruttore di Novi Ligure, subito candidata e dal 2008 deputata del Pdl. bondi

Annunciando la sua convinta adesione al Family Day cattolico del 12 maggio 2007, Bondi aveva detto: “Una manifestazione di questa importanza deve essere interpretata come un momento collettivo teso ad affermare la realtà cardine della nostra società e dell’Occidente: la famiglia”.

_____Rosellina __________

Benvenuti al gran teatrino del G8 , un vertice – fiction  : mai come stavolta nessuna decisione vincolante , nessun vero impegno , solo dichiarazioni di principio ed anche su quelle non ci sarà accordo.
Il destino ci ha  dato per la quinta volta nella storia la presidenza del G8 quando questa formula di incontro fra i ‘Grandi’ del mondo ha finito di disvelare la sua vacuità. Ossia l’incapacità di incidere concretamente sugli affari del mondo.

L’Agenda del prossimo G8 é infatti particolarmente vuota sia per motivi contingenti di opportunità dato il momento  di crisi che anche per il minor rilievo assunto da riunioni che ormai rappresentano solo il 13% degli abitanti del mondo e da dove restano fuori troppi protagonisti importanti .

Berlusconi cerca di arricchirla e prepararla come fosse un summiti di quelli seri ma le uniche decisioni vincolanti che gli uffici di Obama sarebbero disposti a prendere, povertà ed aiuti  ed ambiente ( Kioto ), trovano impossibilitato il nostro a dar via libera per mancanza di accordo politico interno e di risorse da impegnare.

Oltre a ciò in queste ultime ore si é aperta una nuova faglia del sisma e gli esperti si aspettano qualcosa di forte e a breve .

Dulcis in fundo cé un altro aspetto che crea ansia al nostro governante:   i giornalisti stranieri.
Eh gia’.
Con i giornalisti italiani ha capito che puo’ permettersi di continuare con il suo atteggiamento deviante e strafottente.
L’informazione televisiva riesce sempre a dargli credito facendolo passare per “perseguitato”.
Questa volta non potra’ fare a meno pero’ di rendere conto alla stampa estera.
Non potra’ rivolgersi ai giornalisti stranieri cosi come ha fatto con quelli dell’Unita’.
Questa volta dovra’ dare loro ascolto, e soprattutto… dovra’ dare risposte.

___Crazyhorse70________________

SERVITORI DELLO STATO (delle cose)
Il pm e il G8 di Genova: due anni a De Gennaro per istigazione a mentire. Il capo degli 007: non ho nulla da rimproverarmi.

Il massacro della Diaz è uno scandalo internazionale che ha dato un’idea ben precisa dell’Italia berlusconiana ai suoi albori .

Ma a pensarci bene il Poliziotto d’Italia difeso dal professor Coppi come Andreotti, é sfortunato :
è la prima vittima del ritardo con cui il nano ingrifato ha concepito la legge bavaglio di Alfano.

Nel senso che se fosse stata inventata prima, le telefonate post-Diaz non sarebbero state intercettate.

___Rosellina___________________

Ci voleva una strage per dare un’occhiata ai bilanci delle Ferrovie – non lo fa mai nessuno, né al governo né ai giornali – e per scoprire sulla carta quello che milioni di viaggiatori sanno perfettamente da anni.

Nel bilancio di Trenitalia, le spese per manutenzione e igiene sono state tagliate per 209 milioni. LA TAV attira tutte le risorse a danno della vecchia rete,  treni più vecchi, età media 22 anni, e ai controlli mancano gli ispettori; inoltre statistiche agghiaccianti: tra morti nelle carrozze e morti ai pericolosissimi passaggi a livello italiani (gestiti in modo
scalcagnato con una rete di connessione e allarme da terzo mondo), sulla rete ferroviaria italiana si sono verificati  il doppio dei morti che in Gran Bretagna!

E pensare che a pochi chilometri dove dovrebbe alzarsi il primo blocco di cemento per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina , c’é un lungo tratto di rotaie le cui traversine hanno chiodi di legno a trattenerle , come nelle littorine dei primi ‘900…

Anche questa é la mafia:   grandi opere mastodontiche per foraggiare i clan e vicino a queste prove di arretratezza tipo terzo mondo a ricordare lo stato di schiavitù dei suoi abitanti sudditi silenziosi ed omertosi, ( quasi) tutti.

___Crazyhorse70_________


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CHE SUCCEDE SE OBAMA STACCA LA BENZINA ALL’IRAN?

obama
Il regime teocratico iraniano è il principale responsabile dell’instabilità geopolitica di un’area che va dalle coste del Libano sino ai monti del Kashmir. Per impedire che Teheran si doti di armi nucleari diventando ancora più pericolosa un sistema c’è, ma non dipende solo dagli Usa. Ecco qual è.
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http://www.loccidentale.it/articolo/che+succede+se+obama+stacca+la+benzina+all%E2%80%99iran%3F.0073443

Andrea Nardi


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Mir e Zahra Mousavi: la coppia giusta per la rivoluzione democratica in Iran?

Che l’Iran sia il paese dei paradossi lo si evince dal titolo stesso che s’è dato – Repubblica Islamica –, dov’è un ossimoro immaginare la democrazia repubblicana a fianco della teocrazia islamista. Le contraddizioni proseguono infatti con elezioni presidenziali, controllate però dalla violenza dittatoriale del regime; e con una classe dirigente che delira l’esportazione internazionale della rivoluzione khomeinista ma deve fare i conti con l’anelito a una moderna libertà dei suoi studenti.

Andrea B.Nardi continua qui


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Discesa libera (di Lafayette )

La luna di miele tra Barak Obama e il suo elettorato inizia a vacillare,come da diverse rilevazioni statistiche parrebbe evincersi.

Il motivo ?

Più o meno lo stesso che ne ha favorito l’irresistibile ascesa non più tardi di 5 mesi fa: la crisi finanziaria prepotentemente riversatasi sull’economia reale nel breve lasso di tempo intercorso dalle elezioni.

Le ricette messe in campo dallo staff democratico non sembrano,al momento,scuotere la macchina in affanno; anzi,il mix di salvataggi di stato, rinazionalizzazioni(temporanee), stimoli fiscali rischiano,semmai,di aggravare la situazione,nonostante il Presidente e la FED tentino di seminare ottimismo con un profluvio di dichiarazioni.

Le disavventure della squadra di Obama hanno fatto il resto: tra clamorose rinunce,problemi con il fisco,incompetenze manifeste la marcia trionfale si sta trasformando in una patetica esibizione dopolavoristica con tanto di claque(peraltro svogliata ) al seguito.

continua sul blog “La sentinella della Libertà “


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TUTTE LE IMMAGINI DALLA PALESTINA SONO FALSE ! ( di AB Nardi )

La guerra è la peggior tragedia dell’umanità e i suoi effetti sono catastrofici.

Nessuno ne vuol dubitare.

Lo scopo di questo articolo, invece, è diverso e duplice: raccontare da un lato come le immagini e le notizie delle guerre in Medio Oriente siano totalmente falsate, truccate, costruite ad arte, riciclate e manipolate dalla propaganda mediatica fondamentalista; e dall’altro come ciò sia arcinoto alle redazioni giornalistiche occidentali ma da esse accettato e, anzi, quasi sempre istigato…

Andrea B.Nardi
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I rimorsi dei Palestinesi‏ ( di A.B. Nardi )

GLI ARABI COMINCIANO A FARE MEA CULPA SULLA QUESTIONE PALESTINESE
La morte di Arafat ha permesso per la prima volta un concreto avvicinamento fra Israele e l’Anp. D’altro canto, oggi ci troviamo a fare i conti con l’Iran che a Gaza fomenta Hamas nella destabilizzazione del processo di pace. Due casi emergono in questi giorni a conferma di quanto siano distanti le mire dell’Iran e di Hamas dagli interessi dei palestinesi…

Andrea B.Nardi

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PIRATI ALL’ARREMBAGGIO AL LARGO DI YEMEN E SOMALIA. CHE FARE?

La notizia pare presa da una cronaca del Seicento proveniente dal Mar delle Antille, in realtà siamo perfettamente ai giorni nostri e i mari sono quelli dell’Africa Orientale: in Somalia in questo momento ci sono una dozzina di navi in mano ai pirati, con oltre duecento persone in ostaggio. Ogni ora l’elenco si allunga…

di Andrea B.Nardi

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Dawood Ibrahim, ritratto dell’uomo più pericoloso del mondo

Questa non è una gangster story di serie B, e nemmeno una sceneggiatura hollywoodiana, benché, d’altro canto, Hollywood l’abbia presa a modello per decine di suoi film. Questa è la storia di un criminale dei nostri giorni il cui potere immenso è pari solo alla crudeltà con cui ha sempre vissuto e ancora vive. Il suo nome è Dawood Ibrahim.

È nato in India nel 1955, figlio di un poliziotto e di religione musulmana, la sua parabola di vita non si discosta molto dagli stereotipi cinematografici sulla mafia e sul crimine organizzato, se non per il fatto che quando la scelleratezza esce dagli schermi scendendo fra le strade vere, in mezzo alla gente, non trattiene assolutamente nulla del suo presunto fascino. Ciò che rimane è solo una profonda striscia di prepotenza, sangue, dolore e miseria umana.

Conosciuto con vari nomi, Dawood Ibrahim nell’arco della sua carriera è passato da essere un killer nei bassifondi di Bombay (ora Mumbai) fino a diventare il più importante padrino della storia indiana, attualmente ricercato n° 1 del Central Bureau of Investigation indiano e n° 4 al mondo per l’Interpol. Da giovane lavora al soldo dell’afghano Karim Lala, il fondatore della mafia di Bombay, a sua volta arrivato in India negli anni 40 ed emerso nei traffici illegali dei dock portuali. La gang di Karim Lala fu una delle prime a investire i proventi del contrabbando e dell’estorsione nella nascente industria indiana del cinema, e proprio qui Dawood Ibrahim si fa le ossa cominciando a capire quale sia la via migliore per controllare appieno il mercato dell’illegalità. ( segue )

di Andrea B.Nardi


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Iraq, Afghanistan, Africa Nera: chi combatte in queste guerre? ( di Andrea B.Nardi )

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Sono loro a combattere assieme ai Marine in Iraq e Afghanistan, sono loro la carne da cannone usata in prima linea per i lavori più sporchi: sono i mercenari. Il loro numero in Iraq è di almeno ventimila uomini, ma fonti affermano essere fino a dieci volte superiore; nel Paese è il secondo esercito più numeroso dopo gli Stati Uniti. Un recente dossier del Centro Studi Strategie Internazionali ha messo in luce tutti gli aspetti legati a questo fenomeno che, si scopre, non ha più niente a che fare coi personaggi classici del mercenariato.

Nel 2007 moriva a 79 anni Bob Denard, ultima leggendaria figura di capitano di ventura a disposizione di chiunque – spesso dei Servizi Segreti francesi – per governare l’Africa post-coloniale tramite golpe, guerre, complotti, rapimenti, battaglie di tutti i tipi mai ufficializzate. Affascinante e quasi romantico, fra lo stereotipo avventuriero hollywoodiano e l’armata Brancaleone, i tipi come lui non esistono più: oggi i moderni mercenari si chiamano contractor, e non vivono in solitudine vendendosi al miglior offerente ma appartengono a multinazionali ricchissime, a volte quotate in borsa, che interpretano perfettamente il mercato della guerra con criteri imprenditoriali.

di Andrea B. Nardi segue