Ultima ora: la destra ha appena salvato al senato il sottosegretario Cosentino dall’arresto richiesto dai P.M..
Eppure le prove erano talmente schiaccianti da provocare molti mal di pancia fra le poche persone oneste che questa maggioranza ha portato in parlamento.
Si fa ancora più stringente la necessità di una grande partecipazione al 5 dicembre 2009, No Berlusconi Day.
Riporto l’ultima intervista di Franca Corradini a Blogosfere sul tema.
Rosellina
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Una manifestazione nata in Rete che partirà fisicamente da Piazza della Repubblica a Roma alle 14 e avrà luogo in oltre 1.000 piazze in Italia e all’estero. Ed é boom: la pagina dedicata di Facebook conta oltre 323.000 fan. Tra i blogger organizzatori anche la nostra Franca Corradini, curatrice di Ascuoladibugie. L’abbiamo intervistata per saperne di più.
Come é nato il No Berlusconi Day?
E’ nato su Facebook il 9 ottobre 2009 per iniziativa di alcuni blogger (San Precario, Franca Corradini, Giuseppe Grisorio, Freek, Tony Troja) con l’apertura di una pagina, chiamata “Una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi“. In particolare San Precario, personaggio molto noto online per le sue battaglie civili e democratiche, e con cui avevo condiviso l’esperienza del No Gelmini Day del 5 settembre 2009 – lanciata su Ascuoladibugie-, ci ha chiamati a raccolta e ha ricevuto immediatamente la nostra adesione entusiasta e convinta. Il numero di fan é aumentato rapidamente da quando i media hanno iniziato ad occuparsi di noi e da quando sono arrivate le prime firme eccellenti, tra cui quelle di Ferdinando Imposimato, Antonio Di Pietro, Paolo Ferrero e Beppe Grillo.
La manifestazione ha avuto eco internazionale: ve lo aspettavate?
Sì, ce lo aspettavamo. Non abbiamo fatto altro che lanciare un appello che in Internet è ampiamente condiviso. Siamo un gruppo di blogger attivi ed impegnati, il mondo web restituisce una realtà che purtroppo in tv spesso non appare.
Sia gli italiani che vivono all’estero sia la stampa hanno letto in questo evento un moto di riscatto del popolo italiano. Interesse peraltro già manifestato da molte testate straniere per le recenti vicende da Teatro del Bagaglino che vedono coinvolto il Presidente del Consiglio.
Chi ha manifestato maggiore interesse?
All’inizio l’interesse riguardava solo il mondo dei blog e dei social network, poi si é esteso anche alle testate giornalistiche in maniera trasversale.
Tutti i paesi saranno coordinati fra loro per la manifestazione? In che modo?
La costituzione di gruppi locali, coordinati da una specifica azione di supporto di un referente dei gruppi consente l’organizzazione capillare di NBD.
Oltre alla pagina principale, il sito ed i blog collegati forniscono aggiornamenti sulle iniziative e i recapiti utili per informazioni e prenotazioni viaggi.
Quali sono le ragioni che vi hanno spinto ad organizzarlo?
Rispondo con le parole del nostro appello:“Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre 15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi.
Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell’Utri.”
Perché organizzare un’altra manifestazione contro Berlusconi?
Questa non è una manifestazione contro il premier. Il nostro urlo non fa riferimento all’uomo Silvio Berlusconi, ma alla figura politica che rappresenta. E’ una presa di posizione contro un certo modo di fare ed intendere la politica, che chiede nella fattispecie le dimissioni di un Presidente del Consiglio che “costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali” – come ribadito in questi giorni dalla stampa estera che definisce la nostra “una dittatura”- e che lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci. Proprio per questo ricerca leggi ad personam, come il Lodo Alfano, e si appresta a compiere un’ulteriore stretta autoritaria come dimostrano i suoi ultimi proclami di Benevento.
Quali risultati vi aspettate dal No B-Day?
Sicuramente la presa di coscienza dei cittadini come esseri attivi della società civile, che al di là dei partiti e dei sindacati si organizzano, supportati dalla forza della piazza virtuale: la Rete.
Mi auguro, come spiega San Precario, che il 5 dicembre sia “una manifestazione che avrà effetti importanti nel quadro politico e che, per livello di partecipazione e di contenuti, sia tra le più importanti della storia della Repubblica”. E’ importante evidenziare che il colore della manifestazione è il viola, per sottolinearne il carattere assolutamente apartitico.
Ecco l’ultimo intervento di Franca a Prima Pagina su RAI TRE il 18 novembre scorso: http://www.youtube.com/watch?v=pen6qxqgPZY&feature=player_embedded
Franca Corradini