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L’Aquila non c’é più, solo casette di legno lontane e centri comerciali

Si è scritto tanto qui dentro sull’argomento ed anche in anticipo  su tutti gli altri. Aggiungo qualcosa in occasione dell’anno trascorso da quel 6 aprile, ma solo per finire di infrangere il palcoscenico, il set televisivo della coppia B&B divenuta in fretta B$B.

Ignorati gli allarmi del ricercatore Giampaolo Giuliani. Dossier della Polizia accusa: omicidio colposo

C’è un’informativa giudiziaria – riservata – redatta della Polizia dell’Aquila che accusa i vertici della Protezione Civile di omicidio colposo. Omicidio colposo per non aver dato l’allarme alla popolazione aquilana prima della scossa fatale del 6 aprile scorso. Nonostante uno sciame sismico – in corso da quattro mesi e con oltre quattrocento scosse – giustificasse quanto meno la dichiarazione di “stato d’allerta”, se non l’evacuazione (come invece avvenuto in Garfagnana nel 1985). Una “negligenza fatale” secondo gli investigatori. Ora il rapporto dettagliato (con documenti scientifici, interrogatori e perizie) è stato inserito nel fascicolo di indagine della Procura dell’Aquila sul “mancato allarme” nei giorni precedenti la tragedia e si trova sul tavolo del sostituto procuratore Fabio Picuti.

Ho ascoltato  il prefetto de L’Aquila che esorta a non contrapporre”due curve una che dice tutto va bene e l’altra che dice tutto va male” ed ho pensato prima che fosse  un passo avanti rispetto alle trombe suonate a tutto spiano da B&B,  poi invece ho capito che è ancor peggio, quasi una confessione: stanno sgretolando il palcoscenico, se un prefetto di tal guisa dice queste cose vuol dire che la verità è grosso modo tutta negativa.

La rassegnazione della popolazione locale tramortita della sciagura ha a lungo consegnato la ribalta al sogno mediatico dell’avvoltoio  Berlusconi,  per cui l’Abruzzo è una spettacolare parata governativa. Il silenzio connivente di gran parte dei media e della sinistra tramortita per conto suo glielo ha consentito.

Io nel mio piccolo ho fatto di tutto fuori ed anche  qua dentro per provocare qualcosa, per spiegare il giochino sempre man mano più chiaro.

La logica sbagliata dei due tempi: prima protezione civile con potere assoluto: tanto denaro velocemente concentrato sulle new town, alla fine ghetti costati come hotel a 5 stelle. Poi forse chissà mai la ricostruzione…

L’ Umbria e Marche? Lì c’era stato insieme coi soccorsi il ricovero delle opere d’arte e contemporaneamente un piano di ricostruzione. Berlusconi ha giocato tutte le fiches subito e solo sui soccorsi,  sul resto solo chiacchiere o neanche quelle, come quando  ha lanciato l’adozione dei monumenti ma nessuno l’ha seguito.

Non ha mantenuto la promessa di aiutare il  reticolo di piccoli negozi ed imprese con soldi mai visti finendo di uccidere quel tessuto economico che dà un senso anche sociale alla vita di relazione in un quartiere . Così facendo ha preparato invece la mostruosità dell ‘abbandono definitivo della città per i mega centri commerciali “vivibili” e raggiungibili colla macchina dalle casette del canadà…

Un anno perduto anche  per il centro storico: ora dicono “non ci sonprogetti per ricostruire”, “non tocca a noi togliere le macerie”,  “sbagliano questi con le carriole” aggiunge anche l’Arcivecovo de L’Aquila Giuseppe Molinari

Hanno scelto  senza chiedere il permesso un tipo di sviluppo fatto di case di legno che da provvisorie saranno definitive , decentrate nell’anello intorno a L’Aquila, lontane dal centro e dalla vita sociale, senza anima come casette svizzere costruite per le scampagnate a cui nessuno ha spiegato che è per sempre. E poi centri commerciali dove far passare il tempo ai decerebrati senza radici, secondo un ben preciso modello di sviluppo qui dentro già ben evidenziato

Ad un anno dal  terribile terremoto in Abruzzo come redazione vogliamo segnalare il libro inchiesta dell’autrice di “morti bianche”, Samanta di Persio giovane scrittrice aquilana e terremotata .

Titolo: Ju tarramutu. La vera storia del terremoto in Abruzzo
Autore: Samanta Di Persio
Prefazione: Beppe Grillo
Casa editrice: Casaleggio Associati

Con le testimonianze inedite dei Vigili del fuoco intervenuti a poche ore dal sisma Ju tarramuto è un insieme di testimonianze di cittadini terremotati raccolte dalle scrittrice aquilana Samanta Di Persio. Il viaggio nella città distrutta dal sisma del 6 aprile inizia da ottobre 2008, quando ci furono le prime scosse.

I giornali locali dal 14 dicembre hanno iniziato a riportare fedelmente l’intensità delle scosse.

Per quattro mesi gli aquilani hanno convissuto con la terra che tremava, almeno due o tre volte al giorno. Giampaolo Giuliani, tecnico dell’istituto di fisica nucleare del Gran Sasso, a marzo incomincia a rendere pubblici i suoi studi sul radon e quindi la pericolosità di una scossa forte. Inizia a diffondersi il panico nella città.

Molte famiglie dormono in macchina per la paura. Il pomeriggio del 30 marzo c’è la scossa più forte fino a quel momento: magnitudo 4. Viene avvertita da tutta la popolazione. La gente si riversa nelle strade. Il traffico va in tilt. Il prefetto dell’Aquila indice una riunione per il giorno dopo con la Commissione grandi rischi, la Protezione civile, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ed i rappresentanti degli Enti locali. Si aspetta ansiosi l’esito del vertice, al quale i sismologi del posto non vengono invitati. Il 1° aprile la stampa riporta: “Nessun pericolo, i terremoti non si possono prevedere.” Intanto il sindaco ha disposto la chiusura di alcune scuole, perché avevano riportato dei danni.

I Vigili del fuoco raccontano che sono intervenuti in abitazioni private, già prima del 6 aprile, eppure quella notte erano solo in 13. 307 le vittime.

Sarebbero state di più se fosse avvenuto di giorno. Sarebbero state di più se non avessero dormito in macchina. Dopo quattro mesi di sciame sismico non c’erano presidi, punti di raccolta. In ospedale non era mai stata fatta un’esercitazione di evacuazione. Gli edifici pubblici, le scuole sono crollate quasi tutte. Eppure si potevano evitare i morti ed i danni. Il fisico Gaetano De Luca aveva scoperto già dal 1996 che L’Aquila era costruita su un suolo che accelerava la forza del terremoto. La regione aveva commissariato ad Abruzzo Engeneering il censimento delle strutture da consolidare: 149 edifici pubblici e 139 scuole.

Il rapporto costato 5 milioni di euro è finito in un cassetto. Mentre il centro storico è zona rossa, il Governo e la Protezione civile decidono come sistemare gli sfollati. Metà popolazione nelle tende, metà negli alberghi della costa abruzzese. Se inizialmente questa divisione è una necessità, successivamente sarà strategico. I cittadini vengono tenuti lontani dalla discussione per la ricostruzione della città. Le decisioni arrivano dall’alto. Non una new town, ma diciannove new town. Il piano C.a.s.e. prevede alloggi per coloro che hanno perso la casa, prima tremila abitazioni, poi con una sveltina si arriva a quattromilacinquecento. Non si vuole fare un’altra Irpinia. Ma alla fine i conti non tornano. Dopo aver speso settecento milioni di euro, le case non bastano. Si chiedono casette di legno e container. Dall’altra parte ci sono coloro che hanno le abitazioni con danni lievi. Non possono rientrare perché la burocrazia e farraginosa e lenta. E poi gli unici soldi che il Governo aveva messo a disposizione sono stati utilizzati per il piano C.a.s.e. Nel libro la parola ad esperti che spiegano come poteva essere gestita l’emergenza: la soluzione governativa non era l’unica e soprattutto non è stata la più giusta.

il libro è acquistabile online sul sito http://www.beppegrillo.it e noi ne raccomandiamo l’acquisto.

Crazyhorse70


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si posa la polvere…..

42 milioni di Italiani governati dal Centro Destra….

Lega Nord al 6,5% in TOSCANA!

Lega Nord al 6,33% nelle MARCHE!

Lega Nord al 4% in UMBRIA!

Lega Nord 13,47 %in EMILIA ROMAGNA!

In Emilia Romagna Vasco Errani perde 11 punti.

persino nelle Regioni Rosse, oltre alla straordinaria vittoria in Piemonte, la gente si è rotta i coglioni e c’è stato un massiccio passaggio di voti alla Lega.

E non venitemi a dire che i voti in Emilia Romagna e Toscana non arrivano da persone che prima votavano a Sinistra.

In provincia dell’Aquila, dove per tantissimi pezzi qui sul blog avete cercato di sputtanare il governo, ha stravinto il centro destra.

Ma se erano vere le ingiurie che avete scritto qui sopra, come mai chi vive lì vi ha smentito?

In Emilia e Toscana, nazioni con le medaglie dell’antifascismo, è vero o non è vero (mi diverte parafrasare il vostro leader maximo) che la Lega ha fatto il botto?

Sono razzisti-nazisti-violenti-pazzi anche quelli che dalla Sinistra hanno portato voti alla Lega?

E’ vero o non è vero che la gente si è rotta i coglioni ed ha votato di pancia, votando la Lega?

Il PDL ha perso voti per gli stessi motivi del PD, ovvero ha parlato di cose che alla gente non interessano (Annozero, Legittimo impedimento, etc) e gli elettori di centro destra lo hanno bastonato, o votando Lega o non andando a votare.

Ma l’onda d’urto di voti della Lega arriva dagli ex PD e soprattutto ex rifondazione, che si sono davvero rotti i coglioni di proposte politiche inesistenti ed hanno votato la Lega.

Qui sul blog avete fatto accuse deliranti, le stesse che vi hanno fatto perdere le politiche e le regionali ieri, e non avete capito mai chi è l’elettore leghista.

Ma va bene così, articoli deliranti come quelli che leggo spesso, oppure offensivi come quelli che si alternano al delirio, hanno l’effetto opposto.

Siete come Santoro, la migliore pubblicità al governo.

Perchè qui sul blog, affollato da Di Pietristi, sembra che siate la maggioranza. Su 1.000 accessi medi al giorno forse è così.

Nel mondo reale, le vostre istanze politiche, i vostri deliri, sono minoranza e le urne lo hanno dimostrato.

Persino il vostro Leader Maximo, Antonio Di Pietro, ha ammesso la sconfitta ma qui no, qui i duri e puri tipo Mario Scano, Rosellina e Crazyhorse decidono di fumarsi qualcosa di pesante, bere tanto alcool e parlano di vittoria….

con la solita ipocrisia, oggi sono stato sgridato perchè ho detto che due redattori, persone esimie e squisite, gridando alla vittoria del centro sinistra facevano abuso di droghe pesanti ed alcolici. Chiaramente questa è una offesa mortale, vilipendio, lesa maestà, etc etc etc. Stasera, una di queste squisite persone, manda a farsi fottere tutti quelli che hanno votato centro destra. Tra cui mia mamma che ha 71 anni. Questo chiaramente non è offensivo. Questo è un commento politico. Sapete un pò cosa c’è? C’è che la sconfitta elettorale da alla testa, e quindi i soliti atteggiamenti comunisti del cazzo saltano alla testa, e con il solito modo di ragionare stalinista, quello che dicono questi esimi personaggi è sempre corretto, io sono l’orco, brutto sporco e cattivo.con la solita ipocrisia, oggi sono stato sgridato perchè ho detto che due redattori, persone esimie e squisite, gridando alla vittoria del centro sinistra facevano abuso di droghe pesanti ed alcolici. Chiaramente questa è una offesa mortale, vilipendio, lesa maestà, etc etc etc. Stasera, una di queste squisite persone, manda a farsi fottere tutti quelli che hanno votato centro destra. Tra cui mia mamma che ha 71 anni. Questo chiaramente non è offensivo. Questo è un commento politico. Sapete un pò cosa c’è? C’è che la sconfitta elettorale da alla testa, e quindi i soliti atteggiamenti comunisti del cazzo saltano alla testa, e con il solito modo di ragionare stalinista, quello che dicono questi esimi personaggi è sempre corretto, io sono l’orco, brutto sporco e cattivo.


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Controinformazione a 4 mani: perché papi ha preso l’ultima curva prima della fine e perché l’ Abruzzo finirà a banche e mcdonald e casette isolate con gli sponsor

cavallo pazzoBerlusconi e l’Abruzzo sono legati dallo stesso processo di decomposizione : il nano raggiunse nei giorni del terremoto l’acme del proprio potere per poi iniziare la discesa e il progressivo sgretolamento, la povera ed orgogliosa regione della natura e delle arti dopo il terremoto si trova davanti un futuro terrificante di modificazione genetica che le cambierà completamente la fisionomia  ed il tessuto organico, con un nuovo modello di “sviluppo” imposto da fortissimi poteri.

Vediamo come e perché.

Come previsto il nano maledetto cadrà per una storia di mignotte e di sbracamento da troppo potere.

Un esercito di escort  in qualche ufficio di qualche procura  ogni giorno racconta seduto sulle spine le imprese del cavaliere magari sperando di fare poi un  calendario o qualche comparsata in tv per esser divenute nel frattempo famose.

Il livello di consapevolezza della rilevanza delle loro “confidenze” è sempre molto basso : non si rendono contro di quel che raccontano, credono di stare in un reality , tutte esaltando la disponibilità del papi mentre in realtà lo stanno seppellendo .

Paradossi della storia che punisce colui il quale di incultura e di  superficialità televisiva ferisce …

Certo è deprimente lo spettacolo delle madri che offrono le figli ai potenti e le sollecitano a darsi da fare, dei fidanzati che si ritirano in buon ordine deferenti davanti alle telefonate del nano-premier  , delle centinaia di donne che vanno e vengono dalle case del premier più’ o meno tutte ricattandolo senza considerare gli annessi parenti ed affini.

Come può governare un uomo  in questa condizioni di ricattato e/o  malato?berluscamignotte

Questo vuol dire unfit . Seguendo il discorso di mediolungo ma ribaltandone  il  significato, la quantità di pressioni e ricatti non é la prova del complotto quanto  invece del fatto che berlusconi è alla frutta , non regge quel che egli stesso ha combinato, la merda nascosta a forza , pressata , esce fuori ” di botto ”  come una valanga terrificante .

Il guaio è la gnocca diceva tempo fa Feltri nel suo giornalaccio di gossip politico  – letto da chi ha ogni tanto voglia di ridere “facile” o da decerebrati  incarogniti   –  e mai come allora era stato previggente : curate il malato e toglietelo di torno !

La punizione sembra definitiva per vari motivi, ormai settimane o mesi dipende solo da scelte interne al pdl che ha di fronte la possibilità della lenta agonia a causa della relativa insostituibilità del papi oppure di un colpo d’ala.

Raccontano tutte le escort di esser state pagate per passare ora piacevoli  ( per il vecchio bavoso s’intende) nelle ville del sultano . Mentre cresce l’imbarazzo nel cenacolo dei fedelissimi ( gli scudi umani sempre più disorientati …. ), spiccano l’esorbitante compito di Ghedini, il difensore, e il lavoro commovente di Bonaiuti che smentisce tutto, comunicato dopo comunicato. Si parla di privato piccante, osceno, fuori le regole. Di una figura istituzionale sempre meno credibile, sempre più ricattabile.

Dall’europa e dagli USA  arrivano boatos di ambienti militari atlantici sulla mancanza di credibilità e sulla pericolosa ricattabilità di uno che dovrebbe conoscere dei segreti militari e nucleari dell’occidente.

Altre voci raccontano flebili ma moleste di un’altra pista (fino ad oggi, 19 giugno, da nessuno smentita): il ricatto della camorra, un premier tenuto in ostaggio dalla malavita organizzata, una storia che porta fino al maleodorante business dei rifiuti e dell’inceneritore di Acerra.

La Direzione Distrettuale Antimafia  – dice la flebile voce  – sta indagando per verificare i legami di parentela tra Elio-Benedetto Letizia, padre di Noemi, e il ceppo dei Letizia di Castelvolturno, braccio armato dei Casalesi agli ordini del famigerato Setola. Qualcuno ne scrive qualcosa? Nessuno che riprenda la flebile voce ?

berlusconi-strizzataLo sherpa privato Gianni Letta  – non si sa se per lo scorno delle  false promesse alla sua terra ( è abruzzese) o per la vergognosa debacle del suo principe  –  inclina il capo sempre piu’ in basso cercando di rimanere fuori dallo scandalo che finalmente comincia ad esser vagliato da chi finora avea appoggiato il premier del family day senza alcun indugio : leggere le domande dei  vescovi oggi sull’Avvenire.

Salta il confine tra pubblico e privato quando le feste dentro il cortile di casa irridono con il ghigno di un potere smisurato i principi del pubblico costume. Salta quando la propria carica istituzionale diventa lo strumento o la copertura o l’alibi – che dir si voglia – per fare qualsiasi cosa, senza il rispetto della legge, né il dovere del contegno.

E salta quel confine specialmente per te , papi , che non lo vuoi vedere  e solo quando i tuoi alleati esteri cominciano a scansarti in maniera sempre più evidente ed umiliante ( vedi le reazioni degli ambienti anglosassoni da mesi , da qualche tempo anche il partito popolare europeo e ieri in particolare Sarcozy ) cominci invece a capire .

Non vuoi sentire Fini ed il redivivo Ferrara ma la lezione ti arriva fra capo e collo . Non  poteva tardare .  La sensazione è che ormai non funziona più la stessa irriverente disinvoltura con cui ti sei  rifiutato di rispondere  ad ogni chiarimento davanti ai cittadini, snocciolando dal mieloso Vespa liste di cifre e ricordi da nonno felice.

Proprio non basterà. Dopo le ninfette, arrivano le donne adulte – come la Patrizia D’Addario – pagate per allietare banchetti e “letti grandi” a Palazzo Grazioli .  Non una casetta nascosta per le tresche private, ma la tua ufficiale dimora romana. Una residenza ufficiale del Capo del Governo, su cui sventola la bandiera italiana, non le ville tronfie che hai acquistato dappertutto.

Siamo ormai tutti un po’ anestetizzati alle stranezze del premier, ma provate ad immaginare le stesse feste a pagamento al Quirinale, dimora ufficiale del Presidente della Repubblica e vi renderete conto della gravità di quello che accade alla storia politica di questo Paese. La sensazione è che se facessimo questo esercizio mentale forse neanche i fedelissini soldatini riuscirebbero a trovarli fatti poco gravi o poco scandalosi.

Crazyhorse70

Mentre succede tutto ciò , questo governo di inetti macellai del liberismo allo stato brado e mafioso finisce di polverizzare i diritti e le vite di milioni di cittadini fuori tutela , fuori cioè dal ristretto giro di contratti garantiti dal sindacato e dal complice centrosinistra di regime.

controinformazioneMigranti , oppositori antagonisti, lavoratori precari e cassaintegrati cominciano a passare dall’altra parte della linea di confine con la povertà , velocemente , in pochi mesi.

In molte aziende il periodo di cassa integrazione sta per scadere e sono in arrivo una valanga di licenziamenti dal prossimo settembre mentre l’OCSE rivede al ribasso le stime di crescita per l’italia nel 2009 col PIL giù del 5,3% .

La disoccupazione al 10 % ed il debito pubblico in aumento.

Sempre più  drammatico per il contesto della crisi il problema degli sfratti : ce ne sono 140.000 esecutivi e la morosità dal 2008 è aumentata del 25%.

E’ incredibile , inaccettabile e molto triste che berlusconi rischi di cascare per storie di sesso , di vizi privati e pubbliche virtù quando ci sarebbero decine di motivi politici ed economici per cui lo schifoso magnate dovrebbe andare a casa…

Gli sfollati d’Abruzzo forti gentili sono anche un po’  fessi.

Almeno fra quei pochi andati a votare molti infatti hanno premiato Berlusconi per le promesse che aveva profuso in quantità ed ora dovrebbero essere solo loro quelli tenuti a sperimentare verso Natale come si  vive nelle casette di compensato espanso che gli daranno.

Dovrebbero essere solo loro a  ricevere non di più delle due lire promesse per le case distrutte , soldi che gli arriveranno entro il 2032  , se andrà bene qualche lotteria e gratta e vinci, si intende!

Altri cominciano a svegliarsi dal torpore delle illusioni e la situazione ormai ha contorni sempre più chiari.

Comunque:  niente restituzione ai comuni delle spese anticipate fino ad ora , niente cabina di regia unica con gli enti locali dentro, niente soldi alle case distrutte dei non residenti.

Nulla per il promesso sussidio mensile.

In ritardo le casette tipo costruzioni LEGO  per gli abitanti del  centro storico che non sarà ripristinato.

Televisione di regime che fa apparire tutto in ordine e gli aquilani soddisfatti.

Tanti soldi e lavori velocissimi per la strada del G8 che porta alla caserma della finanza.

Lassù, gli Illuminati ben ospitati e per  loro operai che lavorano febbrilmente.

Giù in basso, la Gente. Che aspetterà anni per rientrare nella propria casa ,  dentro la propria storia , la propria terra.

Senza mai che qualcuno rifletta sul fatto che, in assenza di Massa Umana, gli Illuminati esisterebbero solo per veder la propria immagine riflessa dentro uno specchio.

Nelle tendopoli c’e’ emergenza anziani che sono la maggioranza: un cronicario a cielo aperto

Elicotteri ed esercito blindano ancora tutto come fosse l’Iraq

Ma i soldi per la ricostruzione saranno dilazionati in 20 anni e comunque dovranno essere anticipati dai cittadini i quali verranno rimborsati sulle fatturazioni mentre aziende ed istituti religiosi saranno indennizzati in modo privilegiato.

femminista1Finanziati a vent’anni col gratta e vinci c’è da morire di attesa mentre una parte del Decreto in questione, propone ed approva veramente la creazione di nuove lotterie atte a raggranellare circa 500 milioni di euro da mettere nel novero degli stanziamenti per la ricostruzione. Un bel gioco delle tre carte.

Poco rassicura il fatto che si sia deciso – una volta in più – di attingere circa due miliardi di euro dai FAS – Fondi per le Aree Sottosviluppate – quel “salvadanaio” che sarebbe dedicato da sempre allo sviluppo del Mezzogiorno, ma dal quale si attinge sempre come fosse quella che in alcune regioni del Sud d’Italia si chiama “Ammucciagghia”, cioè, denaro sottratto alla gestione familiare quotidiana, ma messo da parte per i momenti di bisogno…

Le televisioni tacciono. I giornali parlano d’altro. I terremotati non hanno voce

Ma è un particolare che colpisce ed é ciò che stanno facendo in un Abruzzo cavia di un modello di sviluppo deleterio.

Sull’argomento rimando  allo spunto di Nicoletta Forcheri da Stampa Libera , I  Campi profughi in Abruzzo .

A proprosito di identità ed ideali della nuova sinistra non vi sembra che questo sia un pensiero forte ed autorevole su cui discriminare destra e sinistra ?

E’ ora di ricominciare a lavorare , scetateve uaglio’

Rosellina


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Solite cialtronerie : se la new town é come a San Giuliano meglio le tende

pinocchio8dmEdilizia e piano casa : 294 morti per rimettere i vincoli antismici appena tolti

Nella bozza di accordo sull’edilizia con le regioni non solo non si teneva conto degli eventi come il terremoto , ma anzi si prevedeva di smantellare i pochi divieti preesistenti, secondo la solita filosofia del cavaliere palazzinaro.

Solo tre giorni fa e’ stata aggiunta , mentre l’Abruzzo crollava , la postilla che gli ampliamenti delle case non saranno autorizzati «ove non sia documentalmente provato il rispetto della normativa antisismica».

La bozza del 31 marzo infatti ancora recitava: art.6  “Semplificazioni in materia antisismica.”

Semplificazioni, capite?

Insomma meno regole e chissenefrega dei pericoli!

Squallida sorpresa quella che mi prende contropiede quando mi commuovo in tv vedendo una anziana confortata ed abbracciata ad un vecchio e poi scopro il nostro nano lampadato, tinto, rifatto e con il casco da pompiere.

Il presidente che non riconosco come tale, il boss degli ultracorpi.

Lui intanto sembra Mussolini in quei documentari dell’Istituto Luce quando va a torso nudo in giro con la trebbiatrice.

Tutte immagini che piacciono molto al popolo bue che da secoli  – in questa espressione geografica senza popolo né nazione che e’ l’Italia  – si ingegna alla disperata ricerca di un buon padre di famiglia che prenda le redini ed a cui delegare tutto.

Con la scusa dei comunisti…

Per non parlare dei servi in servizio permanente effettivo di leccaculi.

Anche se va detto che spesso i servi non si accorgono di niente , neanche delle figure di merda che fanno .

Loro sono cosi’ accecati dalla saliva delle loro lingue da non accorgersi di avere sceso ormai tutti i gradini dell’onore e della decenza.

Per colpa dei comunisti, s’intende…

Nessuno vuole una nuova Gardaland non solo perché una città non e’ solo  un agglomerato di case con un laghetto artificiale ma anche perché lo sciacallo e’ recidivo : promette e non mantiene, tiene viva l’attenzione mediatica solo per il tempo che basta per arrivare alle elezioni.

New L’Aquila: una città tutta nuova in 24 mesi, al massimo in 28. La promessa di Silvio Berlusconi , gli effetti speciali si accavallano nei giorno del dramma abruzzese con uno spiacevole retrogusto di squallida illusione .

Qualcosa di già sentito comunque, da qualche parte.

«Entro due anni gli abitanti riavranno le case».

Ricordate? Era la tragedia di San Giuliano, il paesino del Molise dove il 31 ottobre 2002 il terremoto si era accanito contro la scuola uccidendo 27 bambini e la loro insegnante. Tre giorni dopo la strage, il premier convocò una conferenza stampa: «Mi sono intrattenuto con degli amici architetti per mettere a punto un’ipotesi di progetto per la costruzione di una nuova San Giuliano», diceva ineffabile e senza vergogna

Anche allora il disegno era quello della new town, la città satellite: «Un quartiere pieno di verde con la separazione completa delle automobili dai percorsi per i pedoni e per le biciclette. Un progetto che potrebbe portare in 24 mesi a consegnare agli abitanti di San Giuliano dei nuovi appartamenti funzionali, innovativi, costruiti secondo le nuove tecniche della domotica».

«Vorrei in questa occasione dare risposte con dei tempi assolutamente contenuti e certi», ribadì il premier.

Un paio di palle sporco cialtrone

Sette anni dopo : la ricostruzione di San Giuliano è ancora lontana dalla fine.

E di demotica , ossia di edifici ‘intelligenti’ ad altissima tecnologia, non se n’è vista proprio.

Persino per completare la nuova scuola – questo sì un istituto d’avanguardia, definito ‘il più antisismico d’Italia’ – di anni ce ne sono voluti quasi sei.

Adesso si marcia verso il settimo anniversario e molte delle palazzine sono ancora un cantiere, con gli enti locali sul piede di guerra per ottenere altri contributi destinati alla ‘ricostruzione pesante’ del centro storico.

Il resto è oggetto del contendere tra sindaci, regioni e governo Berlusconi che nell’ultima Finanziaria ha decurtato le disponibilità.

Ed ora ci rifanno coi tempi.

Ha dichiarato sempre Matteoli: «Le case che si dovranno abbattere si possono ricostruire in 24 mesi snellendo tutte le procedure. Con i provvedimenti che siamo intenzionati a prendere si potrà fare in due anni».

Ci rifanno . Nessuno rinfaccia a questi cialtroni la lezione di San Giuliano .

Anche chi ha già sofferto tanto pare aver voglia di illudersi , figuriamoci chi non ha ancora scontato gli effetti speciali dell’illusionista di massa…

Cavallo Pazzo 70


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Alimentazione infantile nelle emergenze‏

01Ricevo ( e pubblico)  da CERCHI DI VITA questa importante  segnalazione .

In questo momento un’intera popolazione è in ginocchio a causa del terremoto che ha colpito  la Regione Abruzzo , i bambini sono tra le categorie più a rischio per vari motivi.

Cerchi di vita è un associazione composta da  volontarie  ( Palermitane ) che offrono il proprio tempo per prendersi cura delle donne che desiderano condividere le loro esperienze di maternità;, parto, dopoparto e allattamento, aperte allo scambio di diverse culture e possibili espressioni del femminile in un clima accogliente di confronto, sostegno e compartecipazione.

Ci è stato chiesto di diffondere il più possibile questo testo ( redatto da Angela Giusti del Reparto di Farmacologia del Cnesps, Istituto Superiore di Sanità ) pertanto sono preventivamente autorizzate azioni di linking.

9 aprile 2009 – Come sempre, dal 1 al 7 ottobre 2009 si terrà la settimana mondiale dell’allattamento che quest’anno ha per titolo “Allattamento al seno: una risposta vitale nelle emergenze”. Pensavamo di parlarne verso l’estate, perché nessuno di noi si aspettava che l’argomento sarebbe diventato così tristemente d’attualità anche nel nostro Paese. Proponiamo quindi con anticipo questa riflessione sull’alimentazione infantile in situazione di emergenza all’attenzione di quanti si trovano a operare in Abruzzo o all’estero, a sostegno delle popolazioni colpite.

Che cos’è un’emergenza

Un’emergenza è una situazione inabituale che mette a rischio la salute e la sopravvivenza di una popolazione. Le situazioni d’emergenza possono essere provocate dall’uomo o avere un’origine naturale. Possono essere imprevedibili, ricorrenti o di lunga durata. Sono caratterizzate da uno stato d’agitazione diffuso, insicurezza, insalubrità così come dalla carenza d’accesso all’acqua potabile, al cibo, al combustibile, all’assistenza sanitaria e a un riparo [1].

Negli ultimi anni le emergenze hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone. Solo per citare i più noti, ricordiamo il terremoto in Iran nel 2003 che ha provocato oltre 40 mila vittime, lo tsunami che nel 2004 ha colpito tutta la zona dell’Oceano Indiano, l’uragano Katrina che ha colpito gli Stati Uniti nel 2005, i terremoti del 2006 in Indonesia e in Pakistan, il conflitto armato del 2006 in Libano, il terremoto in Wenchuan (Cina) e il ciclone Nargis in Myanmar nel maggio del 2008, il conflitto che ha interessato la striscia di Gaza nel gennaio 2009, le emergenze alimentari e i conflitti armati in gran parte degli Stati africani e, ultima, la tragedia che ha colpito in questi giorni il nostro Paese.

Nelle emergenze spesso le popolazioni colpite hanno bisogno di tutto per soddisfare le necessità essenziali come mangiare, dormire e coprirsi. E tuttavia, in questo quadro così drammatico, i più vulnerabili sono i bambini, soprattutto i più piccoli.

Perché è importante occuparsi di alimentazione infantile nelle emergenze

L’alimentazione dei bambini piccoli è uno degli aspetti critici nella gestione complessiva delle situazioni di emergenza. I lattanti (intesi come bambini fino a 12 mesi), i bambini sotto i 2 anni di età e le donne in gravidanza sono considerati fra i gruppi più vulnerabili in queste situazioni perché presentano bisogni specifici ai quali è necessario rispondere con immediatezza e in modo adeguato. In situazioni di emergenza, che siano provocate dall’uomo o da cause naturali, i bambini sono la fascia di popolazione più a rischio di ammalarsi e di morire e lo sono tanto di più quanto più sono piccoli; quindi, pratiche alimentari inadeguate aumentano ulteriormente questo rischio [2]. Uno fra i tanti esempi che possiamo citare è quello della guerra in Iraq del 1991, durante la quale 500 mila kurdi si sono spostati verso la Turchia e sono rimasti bloccati sulle montagne a cavallo tra i due Paesi. Nonostante si trattasse di una popolazione sana prima del conflitto e gli aiuti fossero arrivati rapidamente, i tassi di mortalità rilevati dai Cdc americani sono stati molto elevati. Due terzi dei decessi sono avvenuti in bambini con meno di 5 anni e la metà di questi in bambini al di sotto dell’anno. Circa il 12% dei bambini sotto l’anno sono morti durante i primi due mesi dall’inizio della crisi e la maggior parte dei decessi è avvenuta per diarrea, disidratazione e la conseguente malnutrizione [3].

Anche nei Paesi più ricchi una situazione di emergenza può compromettere la salute dei più piccoli. Un esempio recente è stato l’uragano Katrina, negli Stati Uniti, dove molti bambini alimentati con latte artificiale non hanno potuto essere nutriti adeguatamente e hanno sofferto di malnutrizione grave o sono morti [4]. La dottoressa Mitchell, pediatra che ha vissuto in prima persona la crisi che ha seguito l’uragano, descrive in questo modo la vulnerabilità dei bambini: “Trovai una madre che nutriva il suo bimbo di 6 settimane con un biberon di acqua perché era tutto ciò che aveva” [5].

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