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“L’incredibile storia del No B Day” VIOLA di Federico Mello

federico mello

Di Viola, il libro in cui Federico Mello racconta “l’incredibile storia del No B Day“, ho già detto ampiamente nella recensione, che vi invito a recuperare nel caso l’aveste persa. Tuttavia, come anticipato, ho pensato sarebbe stato utile sentire dalla viva voce dell’autore quali fossero gli elementi di novità e, perché no, di speranza incarnati dal Popolo Viola e dalla sua capacità di portare il dissenso verso Berlusconi dalle pagine di un social network alle piazze di tutta Italia.

Partiamo dal titolo: in che modo il No B Day ha “beffato Silvio Berlusconi”? E in che cosa consiste l’unicità della “rivoluzione viola”?

La beffa è evidente. Un popolo auto-mobilitato su Internet è riuscito a porre al centro del dibattito pubblico, riempiendo in maniera creativa una delle più grandi piazze di Roma, le questioni giudiziarie che riguardano Silvio Berlusconi. Berlusconi si è imposto negli anni grazie al mito dell’uomo del fare, mito che lui è riuscito a propagandare grazie ai suoi media. Il popolo viola, invece, lo ha inchiodato alle sue responsabilità giudiziarie: fatti processare!, la richiesta. E’ stato stracciato così il velo di Maya: B. non uomo del fare, ma primus super pares, un uomo senza scrupoli che ha trionfato nella sua carriera imprenditoriale grazie allo spregio delle leggi (vedi Mills) e in politica grazie ad un uso senza vincoli del suo potere (vedi i ben 37 provvedimenti ad personam). Infine va detto che il popolo viola è riuscito a porre tali questioni, dal basso, senza media, senza risorse. Un’ennesima beffa nella beffa: un popolo autoconvocato senza risorse, ha messo alle strette l’uomo più ricco e spregiudicato d’Italia.

continua qui su “Il Nichilista”

Voglio aggiungere qui sotto  il  mio commento  alla recensione del libro , sempre sul blog  Il Nichilista, e sollecitata dal blogger stesso  : Quando la Rete si fa carne

Ho finalmente finito di leggere il libro di Mello, ed ora anche il tuo pezzo qui che ovviamente dovevo necessariamente postporre alla lettura del libro di Federico.
Direi, e questa volta parto all’incontrario , che la tua recensione è perfetta e condivisibile.
E’ innegabile che Federico abbia una affezione particolare per la figura di San Precario e forse la storia ci dirà perchè.
Più avanti, non ora, ma forse capiremo il motivo.
Il testo dell’ “inchiesta” è molto fedele alle vicende pre-NBD, tranne che nei casi da te citati e sicuramente per i motivi che hai ipotizzato…. Mostra tutto
Mancano molti passaggi intermedi ma è un peccato veniale, anzi un favore fatto al lettore ( il volume avrebbe potuto diventare una sorta di racconto epico noioso ed ingombrante ).
Ringrazio Federico per aver riportato fedelmente la parte che mi riguarda e per il cavalleresco…. “cinquant’anni appena compiuti”.Grazie !
L’unica “critica” possibile, se così si può chiamare, è aver definito incredibile l’avventura del NBD.
Per me non è mai stata “incredibile”, è sempre stata possibile…e, per chi ha letto o leggerà il libro, questa mia certezza la esprimo nel rispondere ” Ce la Faremo! ” a San Precario al suo ” dobbiamo fare un miracolo ancora più grande
( del no gelmini day n.d.r. )“.
Nel punto  esclamativo c’è tutta la mia certezza, basata non solo su sensazioni personali, sull’avere il termometro dell’umore politico e non dei numerosi lettori dei miei blog e amici FB, ma su una serie di ipotesi provate/testate/verificate sulla circolazione ormai a 360 gradi delle informazioni, sui feedback ecc. ecc…..
Ma questa è una storia lunga, di cui parlerò nel libro che IO sto scrivendo.
Grazie Fabio
Grazie Federico
e buona lettura a chi vorrà dividere con noi questo pezzo di storia italiana.

Franca Corradini

per  acquistare online il libro :

http://libreriarizzoli.corriere.it/libro/mello_federico-viola.aspx?ean=9788874245895 )



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Scivolando verso la chiusura estiva del blog ecco alcune letture consigliate

Mentre il blog sta per effettuare una breve chiusura estiva ricordo  a tutti l’esistenza del blog “fratello”  ( anzi uno dei fratelli )

IL MESTIERE DI LEGGERE

Nel blog  Filippo Cusumano e Mauro del Bianco sono i  più prolifici autori.

Vi consiglio di passare ogni tanto di là , troverete letture interessanti e stimolanti.

Voglio  ora segnalarvi  alcuni  recenti  post di Filippo Cusumano : tre  “puntate”  per raccontare la storia di Sylvia Plath e Ted Hughes.

Un cavallo da corsa in un mondo senza piste

Vede signora, io sua figlia l’ho sempre amata

“Ho sognato di vivere con Ted e questo sogno è finito” ( storia di Assia)

ed ancora

escher2

di Mauro del Bianco

…E LO CHIAMANO PLAGIO

Excursus su Scarpa, Wells, Camilleri, Calvino e Borges: scrupoli letterari e copie (involontarie)


Franca Corradini


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Pausa domenicale..

Dal blog  “fratello”  Il Mestiere di leggere

Bukowski , una vita mateducata- di Filippo CusumanoBukowski

Voglio una vita maleducata, di quelle vite fatte così. Voglio una vita che se ne frega, che se ne frega di tutto sì. Voglio una vita spericolata, di quelle che non dormi mai”.

Henry Charles Bukowski, detto Hank, avrebbe apprezzato molto, se l’avesse conosciuta, questa canzone di Vasco Rossi.

Nato il 16 agosto 1920 ad Andernach in Germania, Bukowski  è stato sicuramente il più “spericolato” e “maleducato” scrittore del Novecento.

Figlio di un ex artigliere delle truppe americane, Charles non saprà mai parlare una parola di tedesco, perchè lascia la Germania a tre anni, quando la sua famiglia si trasferisce a Los Angeles (visiterà la sua città natale a pochi anni dalla morte, stupendosi costantemente del fatto di essere diventato una star nel suo paese natale).

Ha solo 3 anni quando la famiglia si trasferisce a Los Angeles, negli Stati Uniti.

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E’ un ragazzo chiuso e confuso, in continuo conflitto con il padre.

E’ complessato ed infelice per il suo aspetto.

Da piccolo lo deridono per il suo accento vagamente teutonico, da adolescente per il corpaccione sgraziato e la faccia butterata.

Passa i primi anni di  vita sulla difensiva.

E sulla difensiva resterà fin quasi alla fine.

A tredici anni inizia a bere e a frequentare teppisti.

Nel 1938,  preso il diploma, lascia la famiglia e inizia  un lunghissimo periodo di vagabondaggi, lavori saltuari, alcolismo.

Lavapiatti, posteggiatore,  facchino.

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Dorme quando può e dove può, fa a botte ad ogni occasione ( prendendole spesso: “Ero un buon pugile, ma con mani troppo piccole”dirà poi),  finisce spesso in gattabuia per rissa o schiamazzi notturni.

Insomma una vita che più maleducata non si può.

Ma scrive. In ogni occasione, in ogni posto, a qualsiasi ora del giorno e della notte, ma soprattutto la notte, continua a scrivere.

I suoi racconti e le sue poesie cominciano ad apparire sempre più spesso nelle riviste underground.

Scrive sempre, ed ossessivamente, della cosa che conosce di più: se stesso ( ” Agli scrittori piace solo la puzza dei propri stronzi”).

La sua condizione di emarginato lo ispira: «Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare.»

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Gli scontri con gli uomini, gli incontri con le donne, il vino, la birra,  le corse dei cavalli, la sua scassata Wolkswagen(«Prendete pure la mia donna, ma non toccatemi l’auto»), i vicini di casa, i risvegli con la testa che scoppia e lo stomaco in subbuglio, le scenate, i rari momenti di languore romantico, la irresistibile voglia di provocare ed offendere, che poi imprevedibilmente lascia il posto a gentilezza e sensibilità ( come se in lui abitassero, a seconda della quantita- e qualità- dell’alcol ingurgitato, diverse personalità).

Tutto questo entra di forza nelle pagine di Bukowski e lo rende uno scrittore inimitabile.

Il sesso è raccontato in maniera cruda, meccanica, a volte comica:” Il sesso è tragicomico. Ne scrivo come di una risata sul palcoscenico, come di un intermezzo tra un atto e l’altro”

continua


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Lo staff di Brunetta….

…non so come sia venuto in possesso di una delle mie mail che uso ormai molto poco..

Sta di fatto che oggi , su questa mail, ho ricevuto la pubblicità del libro di Brunetta.

Mi sono spanciata dal ridere perchè i miei pezzi su Brunetta ,  quelli su questo blog e sul blog della scuola,  hanno collezionato fino ad ora diverse  migliaia di visite e continuano ad essere letti , linkati e commentati .

Beh a questo punto non mi rimane che mostrarvi la pubblicità….e fare ( forse) pubblicitàlibro-brunetta

P.S. : Forse qualcuno ha pensato che  ne avrei parlato, avendo il post più letto questo titolo :

Assenteismo,visite fiscali e genialità di Brunetta

Il titolo in effetti fa pensare ad un elogio…………ma non è proprio così…

Franca Corradini


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Uno dei nostri blog ” Il mestiere di leggere” è stato scelto da un portale per la qualità dei contenuti

Uno dei nostri nostri blog   IL MESTIERE DI LEGGERE è stato segnalato da liquida.

Il blog è stato scelto per la qualità dei suoi contenuti dalla  Redazione e inserito in Liquida (http://www.liquida.it).

Liquida è il nuovo portale/aggregatore della blogsfera italiana che ha l’ambizione di dare visibilità a tutti i bloggers che producono valore e lo condividono con gli altri.

I lanci dei post del blog saranno quindi presenti sul portale nelle prossime ore e il  blog comparirà nella directory di blog italiani (http://directory-blog.liquida.it/).

Ricordiamo a tutti che chiunque può scrivere una recensione di un libro ed inviarla per la pubblicazione a redazione@laconoscenzarendeliberi.it.

Non vi sono preclusioni di sorta, tutti verranno pubblicati.


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Un libro per l’estate : Francisco Coloane ,”Naufragi”

Recensione di Mauro del Bianco , dal nostro blog IL MESTIERE DI LEGGERE

Di firmamenti e di abissi

Francisco Coloane, Naufragi, Tea 2007

A Sud del 40° S la costa del Cile tronca il suo compatto profilo andino per frastagliarsi in un labirinto di arcipelaghi canali fiordi e insenature, polvere di mare che convoglia alla Terra del Fuoco, la fine del mondo, dove uno scoglio solitario chiamato Capo Horn separa i due oceani. È il Capo delle Tempeste, la prigione del Diavolo ancorato in catene al fondo del mare, che si trascina agitando l’oceano “quando le acque e le ombre oscure dal cielo sembrano salire e scendere su quegli abissi“. Gli spagnoli del Cinquecento dicevano che i corsari inglesi avevano fatto un patto con il diavolo per riuscire a doppiare Capo Horn. E secoli dopo si continuava a crederlo, dato che uno dei pochi scampati al naufragio della Général Clarette aveva un tatuaggio nel quale Napoleone stringeva un patto con il diavolo.

La prima isola che si stacca dalla costa cilena, a sud del 40° S, è l’isola di Chiloé, “isola di miti, leggende e vascelli fantasma“. In quest’isola il 19 luglio 1910 è nato Francisco Coloane, figlio di un marinaio e destinato a diventare marinaio egli stesso, per narrare un giorno le storie vissute e respirate nel vento australe che spazza i fiordi e le tundre.

Due libri gli sono sempre stati particolarmente cari: un portolano dello Stretto di Magellano redatto da suo padre e una raccolta di naufragi avvenuti sulle coste del Cile pubblicata da Francisco Vidal Gormaz nel 1901. Prendendo spunto da quest’ultima opera Coloane portò a termine la sua conclusiva fatica letteraria dedicandola ai naufragi, cronaca di una quarantina di disastri del mare dal 1520 al 2000.

continua