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Acqua, un’occasione persa

1 Commento

In tutta italia la legge 166/09 ha risvegliato appetiti privati di ogni tipo  sulla gestione dell’acqua.

Il mondo degli affari che segue come una formazione di squali famelici la nave liberista di questo governo sta facendo pressioni in ogni consiglio provinciale del paese per accaparrarsi la gestione del bene pubblico essenziale.

Abbiamo visto come la gestione privata di beni pubblici essenziali non abbia mai dato buona prova di sè nel nostro paese, ma le sirene liberiste affascinano ancora nonostante i guasti che han fatto nel mondo.

Ciò spesso apre aspre contraddizioni anche nella cosiddetta sinistra moderata – il PD – in cui ancora molti parvenus del pensiero politico debole e confuso,  ancora alla ricerca di una identità a 21 anni dalla caduta del muro, spacciano per buone le motivazioni dei gruppi privati.

In realtà proprio le cattive esperienze passate stanno finalmente muovendo in controtendenza e dappertutto si sta discutendo in opposizione a questa legge per ripristinare le gestioni pubbliche efficienti dal momento che il procedimento di questi squali è sempre lo stesso: rendere inefficiente  di proposito la gestione pubblica  dell’acqua per poi far giungere sul tavolo proposte migliorative della gestione di privati buoni samaritani …

Ma la logica del privato è il profitto o la cura dell’interesse collettivo? Vorrei che i soloni del pensiero unico liberista – un po’ ammaccato ultimamente –  mi rispondessero.

Ecco un contributo del dibattito che sta avvenendo localmente.

Il gruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio Provinciale e l’intero coordinamento IDV della Provincia  di Arezzo esprimono rammarico per quanto accaduto nella ultima seduta del Consiglio Provinciale.
L’Italia dei Valori aveva presentato degli emendamenti migliorativi ad una mozione di Sinistra e Libertà relativa al servizio idrico integrato, emendamenti che sono stati bocciati dal gruppo consiliare del Partito Democratico. Gli emendamenti riguardavano un invito alla giunta e al Presidente a sostenere “ove tecnicamente e economicamente possibile, gradualmente e senza aggravi per la collettività, il ripristino di gestioni pubbliche efficienti”.

Riteniamo che sia una grande opportunità mancata per il PD, oggi che anche a livello nazionale si vede crescere la consapevolezza del diritto degli Enti Locali di scegliere la gestione migliore per i servizi pubblici essenziali.
Ancor più alla luce della delibera della Giunta Regionale della Toscana la quale ha deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la norma approvata dal Governo Berlusconi (art 15 L. 166/09) con la quale si consegnano di fatto in mano ai capitali privati le gestioni dei servizi pubblici.

A tal proposito l’IDV sarà impegnata nella campagna per la raccolta delle firme per il referendum abrogativo di questa legge che affossa la possibilità di ottenere gestioni pubbliche efficienti, inserendo capitali privati dediti solo al loro interesse in danno dell’interesse pubblico.Ancor più grave la bocciatura del punto in cui l’IDV chiedeva una sollecitazione all’ATO per una revisione delle tariffe a favore delle famiglie in difficoltà in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo.

Arezzo è la 2° città in Italia dove l’acqua è più cara per i cittadini e dove una gestione come quella dell’ATO aretino ha dato modesti risultati in termini di investimenti e nessuno in termini di economicità.
Poteva essere un primo accenno di apertura ad un percorso che aveva invece trovato la disponibilità da parte del Presidente Vasai in campagna elettorale, e che il gruppo consiliare PD ha oggi avversato.

IDV AREZZO

Rimaniamo in attesa di ricevere altri contributi delle discussioni in atto in Italia in questo periodo sulla gestione dell’acqua pubblica.

Rosellina970

Autore: rosellina970

ricercatrice univeritaria-ufficio contratti

1 thoughts on “Acqua, un’occasione persa

  1. posso lasciare un link ad una vecchia puntata di Report? lo lascio!
    se magari ci allarmassimo prima, essendo stati per altro ben informati, e quindi senza scuse per non aver impedito a furor di popolo che accadesse quel che è accaduto, invece di occuparci, dopo, ognuno del suo”giardino”, non sarebbe meglio?

    han privatizzato l’acqua perchè, indovina indovinello, siamo sotto infrazione della CE per aver, negli anni 90, facilitato le Municipalizzate perchè potessero quotarsi in borsa!!! non è lecito! ci han multato per 400 milioni di euro… le municipalizzate non hanno i 400 milioni e quindi vedon l’acqua pubblica!

    cosa accadrà?
    ce lo avevan detto qui … era successo qualcosa il giorno dopo?! era il 2006

    http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-117385e9-3733-4173-9b34-0c004da6883a.html

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