Mentre i bagliori delle lotte sociali si accendono in tutta Italia senza che nessun media ne dia conto con sufficiente completezza, ecco la strana coincidenza dei giornalisti che decidono di protestare ( giustamente ) per la libertà di stampa minacciata dal regime.
Perche strana coincidenza? Perché per protestare la FNSI aveva scelto la giornata di domani, poi invece il fatto luttuoso di ieri li ha indotti a rinviare il tutto nello stesso luogo, giorno e ora scelti da tempo dai precari della scuola per la loro lotta e così di fatto oscurando una grande giornata di mobilitazione contro il più grande licenziamento di massa della storia di questo paese.
Il sindacato giornalisti é un sindacato importante con un evidente ed elevato potere contrattuale e non occorre essere troppo maliziosi e pessimisti per prevedere per quel giorno una maggiore visibilità mediatica per quella manifestazione a scapito della mobilitazione dei più sfortunati precari della scuola. Già, più sfortunati, perché depredati da questo governo sia delle loro libertà costituzionali che dei loro posti di lavoro.
Non convincono i motivi del rinvio : il lutto per i parà uccisi poteva esser invece l’occasione per rafforzare i contenuti della giornata a favore della libertà di stampa , magari approfittando dello spiacevole evento per spiegare meglio questa guerra ed i motivi per cui siamo lì. Invece si é preferito indulgere nella retorica patriottarda delle destre che ancora discriminano i morti in guerra dividendoli per nazionalità e spesso dimenticando uguale atteggiamento luttuoso quando a morire sono le migliaia di vittime civili innocenti.
Evidentemente il sindacato giornalisti vuole compiacere la “cultura” patriottica dell’avversario pensando così di lucrare in popolarità al momento del confronto ma così facendo compie una scelta miope e corporativa che rischia di contrapporsi e sminuire le lotte dei precari e di dar poco respiro anche alle lotta per la difesa della libertà di stampa.
Viene da pensare male e cioé al solito errore della sinistra veltronica in salsa americana di stracciarsi le vesti per principi e valori messi in discussione dal regime dimenticando con noncuranza che la sostanza dell’appartenenza politica alla sinistra sono i bisogni e le condizioni materiali.
Non so se sia giusto dirlo o se sia eccessivo , tale incidente potrebbe esser dovuto a mera insipienza , certo é che suona strana questa ricercata contrapposizione tra il mondo intellettuale spogliato dalle libertà ed il mondo dei lavoratori precari, spogliato di tutto, condizioni materiali ed immateriali comprese…
La guerra dei poveri era una specialità di Berlusconi, fino a ieri.
Di seguito il post tratto da San Precario
Manifestazione del 3 ottobre, la guerra delle piazze tra errori e bugie
* COMUNICATO UFFICIALE COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA NAZIONALE
http://bru64.altervista.org/forum/viewtopic.php?t=14280.
**RESOCONTO CONFERENZA STAMPA FNSI
http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/esteri/afghanistan-19/manifestazione-fnsi/manifestazione-fnsi.html
*** L’evento che conferma la manifestazione http://www.facebook.com/home.php?ref=home#/event.php?eid=133897713491&ref=mf
Potete protestare scrivendo alla FNSI:
infofnsi@tin.it
Rosellina