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La leadership come istituzione

23 commenti

Grazie a tutti per l’enorme affetto di queste ora per Silvio Berlusconi, per fortuna a fronte di un 30 % di novelli adoratori di piazzale loreto c’é una stragrande maggioranza di italiani che nondrogato tollerano di vedere una persona di 70 anni riempita di sangue in quel modo.

Sono convinto che molti di voi rossi da web sono come Tartaglia, la stessa faccia pscicolabile da sfigato e pezzente  senza anima. E con qualche velleità frustrata di artistoide “sfortunato”.

Ma lasciamo perdere.

Quando Berlusconi decise di scendere in campo, nell’autunno del 1993, affidò la costruzione del partito ai due capi di Publitalia, la società che raccoglieva la pubblicità per il gruppo Fininvest, nelle persone di Dell’Utri e di Verdini. Il primo è da tempo sotto attacco della magistratura politicizzata, quelle toghe rosse  che di recente han ricevuto lo smacco del niet dei fratelli Gravina alla loro costruzione teoremica contro la destra di governo.

Verdini è invece nel pieno del suo impegno politico ed è un grande organizzatore e conoscitore del mercato elettorale.

Nell’articolo pubblicato dal Giornale  il 18 dicembre  2009 Verdini elenca gli obiettivi che il Pdl si propone di realizzare nei prossimi mesi e descrive come meglio non si potrebbe il ruolo di Berlusconi. “Lui ha costruito la figura del leader moderno  anzi ha costruito la leadership come istituzione. Per affrontarlo, anche gli altri partiti dovranno affidarsi ad una leadership e se non riusciranno a farlo saranno sempre sconfitti.

Ma anche i “media” non potranno esimersi dal concentrare sul leader la loro attenzione, se vorranno cogliere il vero significato di quanto accade “.

Poi spiega che il Pdl non è un partito populista. È semplicemente un partito con una forte leadership, e – come sostiene Panebianco – “tramontata l’era dei partiti ideologici, è solo la leadership che può ridare forza alla politica”.
Un partito moderno ha due doveri primari: sostenere il suo leader e rispettare gli impegni assunti con gli elettori. Punto.

Occorre andare avanti a rimodellare la  Costituzione e adeguarla alla Costituzione materiale; cambiare il sistema di elezione del Csm e quello della Corte costituzionale; riformare la giustizia separando le carriere dei magistrati inquirenti da quelle dei giudicanti; concentrare nella figura del premier tutti i poteri dell’Esecutivo e sancire che tutti gli altri poteri siano tenuti a collaborare lealmente con lui perché lui solo è l’eletto del popolo e quindi investito della sovranità che dal popolo emana.

Cosa c’é di così terrificante in tutto ciò da far sbiadire i visi della Bindi e di Casini ? Quanto è finto questo mezzo uomo che per più di un decennio è stato zitto zitto dietro il premier ed ora parla come fosse sceso dalla montagna coi tupac amaros?

Perché è un attentato alla Costituzione dire che  la volontà popolare è la base fondante della democrazia, e che  la Costituzione materiale della seconda Repubblica ha inserito nel nostro ordinamento un’elezione di fatto del premier che gli conferisce non solo il diritto di governare, ma un surplus di legittimazione rispetto ai presidenti del consiglio della prima Repubblica?

Io ho detto e ripetuto queste cose per molti mesi, ora cominciano a metabolizzarle e sintetizzarle anche altri ed era ora che finisse l’apologia della democrazia socialistica”democratica ed antifascista”  ed iniziasse l’epoca dei rapporti fiduciari speciali tra popolo ed eletto senza mediazioni e senz’ altre giustificazioni.

Perchè la gente vuole cambiamenti e non parlamenti imbalsamati che non fan nulla e perpetuano la casta dei burocrati.

La sinistra è per la casta, noi contro, nei fatti.

Con Berlusconi è cambiata la politica ed il rapporto tra eletto ed elettore, prima ci arrivate e considerate questo come un nuovo assunto e prima vi rimettete sui binari giusti con il sentire popolare. Altrimenti ci fate il solito piacere di mettervi una gonnellina ed andare in villa ad acchiappar farfalle mentere noi pensiamo a cambiare la nazione.

Mediolungo for ever

Autore: mediolungo

piccolo imprenditore di Rimini

23 thoughts on “La leadership come istituzione

  1. con questo sondaggio da dementi vorresti dimostrare che gli lettori di Silvio Berlusaconi sono più ignoranti della media? Continuate così a raccattar farfalle al parco col vestitino della domenica…

  2. medio
    se devi copiare copia in modo onesto!
    Non so se ne hai le capacità,
    ma fa ridere il fatto che tu prenda passo per passo un articolo di Eugenio Scalfari (modestamente hai saputo dove andare a rubare…) e po ci attacchi in modo grossolano e ridicolo le tue SOLITE conclusioni.
    Lo avessi fatto per fare della satira VOLONTARIA sarebbe qualificante.
    Del resto senza l’ispirazione del settantenne (ultra) Peron nostrano vedo che sapete solo ripetere il disco che purtroppo si è anche consumato a forza di girare
    tutti i giorni, a tutti i momenti, da 20 anni!!!

  3. Vedi Capezzone lui si che è vario ed originale
    ha preso le stesse cose che diceva quando era radicale, le ha capovolte, ed ora dice cose del tutto nuove.
    E’ sempre lo stesso CD girato al contrario.
    Impara Medio, impara!

  4. ehi scemetto sardo
    io queste cose le scrivo da mesi
    vattele a leggere, te le ho linkate perchè mi han detto di facilitarti il lavoro che hai problemi mentali

  5. Guarda guarda è Eugenio Scalfari che ha copiato -uguale,uguale – da Medio. (Ieri 20/12 su Repubblica pag.1 e 35).
    Tu evidentemente queste cose le avevi già scritte prima.
    Lo sapevo che non era farina del sacco di Scalfari.

  6. bravo maria carta
    leggi i link senza l’aiuto dell’accompagnatore, vero?

  7. non vedo dove sia questo surplus di legittimazione del premier odierno rispetto al presidente del consiglio della prima repubblica…
    l’indicazione per berlusconi nella scheda elettorale non è sufficiente per paqrlare di prassi costituzionale…

  8. bando alle ciance:
    se avete i numeri come dite,cambiatela la costituzione e fatela finita…poi c’é sempre il referendum

  9. Definibile A.A.A.
    Arrogante, Autoreferenziale, Abnorme.
    I deliri di onnipotenza affliggono anche gli organismi unicellulari o, come dice il proverbio, “anche le pulci hanno la tosse”. E così lo scrivente, dotato di poteri extrasensoriali che gli consentono una conoscenza lombrosiana dei suoi antagonisti, anche a scapito dell’ ortografia ( ” La stessa faccia pscicolabile da sfigato e pezzente senza anima. E con qualche velleità frustrata di artistoide “sfortunato”. ) intona, con la sua vocina piccina picciò, un peana all’ “uomo forte” ed alla sua capacità decisionale. Peccato che si dimentichi che un consenso oceanico sia il marker che ha spesso contraddistinto la voce di colui che, per l’ ineludibile e fulgido bene del paese, “dettava” la sua ricetta per la gloria. E se pensiamo che in latino il verbo che designa il virgolettato si scrive DICTARE, da cui DICTATOR, nondovrebbe essere difficile vedere i rischi connessi ad un assegno in bianco, avallato dall’ italica gente, così come la quasi totalità dei teutonici consegnò il paese a quel burlone di Adolfo.
    Pensa lo scrivente che sarebbe indolore il golpe costituzionale ? I don’ t think so, ed il referendum, come già ricordato, é lì a fare buona guardia.

  10. Ho letto solo una riga, là dove questo fanatico dice che il cdx è contro la casta nei fatti. Già una roba così fa sbellicare dalle risate.
    Se non avessi altro da fare, lo sommergerei di prove del contrario. Ma a che pro?
    Se uno non ha gli occhi per vedere, e l’onestà intellettuale per ragionare, mica se li può dare.

  11. Mediolungo forever…
    leggo solo le prime righe
    ma fammi il piacere
    voi non avete esitato ad usare ( e abusare ) l’immagine di un vecchio in un momento di difficoltà e per fini meramente propagandistici
    VERGOGNA a voi.

    Ed ancora
    possibile che chiunque non ami essere governato

    da chi antepone i propri interessi a quelli della nazione,

    da chi calpesta la costituzione,

    da chi nega la libertà di stampa,

    da chi ha un profilo etico troppo basso per rappresentare l’Italia degnamente
    debba essere considerato comunista ????

    Dialogo impossibile per chi ragiona per stereotipi

  12. peggio per voi
    chi non è in grado di entrare nel merito
    e vive di discorsi superficiali e mediatici
    sulla “libertà di stampa” e sul “profilo etico basso” se va in un mercato alla mattina si becca le pernacchie della gente che non capisce che lingua parlate
    mentre a noi ci capisce ed apprezza
    dirò di più
    farebbe comodo anche a certe lentezze del governo avere di fronte una opposizione che parla il linguaggio popolare
    perchè lo sprone serve a svegliare certe incrostazioni e pigrizie
    ma non servite a nulla neanche come sprone
    e siamo costretti a farcela in casa l’opposizione
    vedi brunetta e tremonti o casi del genere
    vi consiglio suicidio di massa
    come certe sette religiose negli USA degli anni ’70
    UN LAVACRO DI SANGUE
    poi la prossima generazione , chissà, forse parlerà la lingua italiana

    • Ok, buddy, let ‘ s get in touch.

      Ogni tanto fatti vedere.

      Da uno MOLTO bravo, mi raccomando….

    • Inviti al suicidio di massa?
      Ti auguri un LAVACRO DI SANGUE???
      Occhio, mediolungo, che sei sul filo del rasoio. Questo si che è un linguaggio violento.
      Cerca di chiarire meglio il tuo pensiero, se non hai inenzione di fomentare la violenza.

  13. 1)oggi come oggi in Italia, NESSUNO è eletto dal popolo: il popolo ratifica, votando, le scelte compiute dalle segreterie dei partiti.
    (a causa di una legge elettorale che è quello che è…)
    2) il popolo è costituito da tutti i cittadini aventi diritto al voto. Quelli che sostengono Berlusconi e compagnia cantante sono meno del 30% del popolo.
    Quindi sono largamente “rifiutati” dal 70% del popolo che vota per altri o non vota, in ogni caso non delega nè il leader ne i suoi accoliti a decidere per se.
    3) “Un partito moderno ha due doveri primari: sostenere il suo leader e rispettare gli impegni assunti con gli elettori. Punto.”
    Con i propri elettori soltanto?
    O anche quegli elettori (che sono larga maggioranza) che se ne fottono del leader e dei suoi impegni?

    C’è una differenza profonda e sostanziale tra una S.p.A. ed un’Istituzione pubblica:
    Chi ha la maggioranza in una S.p.A. comanda, fa il leader e gli altri se vogliono si adeguano, altrimenti dismettono le loro azioni e si trasferiscono ad altra società. Giusto.
    Chi ha la maggioranza, soprattutto se relativa, molto relativa, in un’Istituzione pubblica non può fare il leader che se sbatte di chi non è con lui, ma si deve occupare, suo malgrado magari, dell’interezza dei “soci”, compresi quelli che non lo “amano”.
    Questo in sostanza dice la Costituzione e questo io spero che continuerà a dire, alla faccia di chi vorrebbe affidare in tutto e per tutto i destini di questa nostra nazione ad un leader qualsivoglia!

  14. si vede che voi appartenete a classi o categorie garantite o benestanti per famiglia
    e non dovete retribuirvi col vostro ingegno
    ma mal che vi va timbrate un cartellino o vivacchiate coi genitori
    chi vive nella vita vera vuole cambiamenti da questo governo
    non chiacchiere sulla costituzione
    ma nuove decisioni che modificano lo stato delle cose
    e migliorino i rapporti con i cittadini, con le tasse , con la pubblica amministrazione, i servizi, ecc
    Noi abbiam bisogno che cambino
    voi garantiuti evdentemente avete interessi che le cose stiano così.
    Chi è il conservatore?

    Quanto a dati e ratti
    mollami ragionieruccio delle statistiche
    non provocare
    occhio a questo occhio a quello…mavalà

    l’invito al suicidio di massa tipo setta anni’70 per te è una minaccia? Lo prendi come un invito serio?
    Si vede che fai parte di una setta religiosa pericolosa, hai confessato…
    lo sapevo io : vatti a fidare degli amanti delle statistiche
    fan tanto i razionali e poi
    appartengono a sette religiose…
    più che dati e fatti
    ti chiameremo
    “riti e liturgie”, ah ah ah

  15. ti sto prendendo un pò in giro
    non voglio farti incazzare
    riti e liturgie
    un po’ di ironia
    e poi quelloa piccola foto con l’occhio fisso dietro gli occhiali
    è un pò inquietante
    cambiala
    sembra che ti prendi un pò troppo sul serio
    dovresti scherzare di più
    sei rigido

    • Fa come il suo padrone. Quando le spara troppo grosse, poi dice che erano battute, provocazioni, che gli altri non hanno ironia.
      Il prossimo passo sarà che è stato frainteso dai giornalisti comunisti, che gli hanno messo in bocca cose che non ha mai detto né pensato.

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