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I giorni della merla, i giorni più freddi, la notte della democrazia.

5 commenti

Stabilito per i più pruriginosi che i giorni della merla non sono,  come loro potrebbero  intendere, i giorni delle uccelline, le ragazze dell’Olgettina. Devo peraltro ammettere che qualche collegamento c’é eccome: ai giorni più freddi dell’anno  corrispondono in effetti i giorni più bui della democrazia,  questa interminabile notte della civiltà. La vicenda Minetti/Ruby e tutto il resto rappresenta il punto più basso del potere politico in Italia dalla nascita dello stato ad oggi. Neanche Mussolini si portava a casa le mignotte in tale quantità, egli anzi pare aggisse sempre in trasferta e con maggior riservatezza. Nè gli capitava di essere ricattato e costretto a peripezie improponibili e spesso illecite solo per risompensare una bella figa.

Nè puo’ dirsi che a Palazzo Venezia entrassero cani e porci, nani e ballerine in quantità industriale, per non dire di scionosciuti che si nascondevano in bagno per telefonare, rendendo l’Italia il paese meno sicuro d’Europa.

Stabilito ciò , ritorno al titolo : i giorni della merla ( gli ultimi tre di gennaio) sono tradizionalmente i giorni più freddi dell’anno.

Il nome deriverebbe da una leggenda secondo la quale, per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi pulcini, in origine bianchi, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1º febbraio, tutti neri a causa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli furono neri.

Un po’ quel che è successo a noi italiani, solo che non è stata la fuliggine, ma siamo diventati realmente più neri, opachi e ignoranti.

Come sappiamo ormai da anni, la società italiana reca dentro di sé un corpo estraneo, alieno  e letale, vale a dire una gran quantità di individui che hanno votato e continuano a votare per Berlusconi: sono gli ultracorpi,  ormai noti  a tutti, quelli del film di Carpenter” Essi vivono”.
C’è uno spazio, quasi fisico, tra il sogno utopico di vivere in una società umana non improntata sul principio homo homini lupus, e una società violenta, poliziesca, militarizzata, tirannica e oligarchica che quel principio ha portato alle streme conseguenze.

Anche prima la ragione ed il diritto appartenevano  sempre al più forte, ma almeno c’era una dialettica, una opposizione viva e strutturata, una idea politica alternativa. Oggi peraltro il principio di hobbes ha pervaso ogni anfratto della società.

Buona parte degli italiani è ormai convinta che solo la furbizia paga, che solo l’ipocrisia cattolica paghi, che solo inserendosi  in un sistema clientelare e nepotista paghi. Ed hanno ragione: prova ne sono la parentopoli  del comune di Roma e l’assunzione diretta di diecimila insegnanti di religione assunti, motu proprio, dai vescovi  italiani e inseriti a forza nelle scuole di stato. Noi sappiamo che queste persone vivono perennemente in un tragico ‘bunga bunga’, dove chi offre meglio il culo e aderisce, più in fretta degli altri, a questo puttanaio, avrà almeno qualche osso da rosicchiare. La prostituzione della propria identità umana, e quindi del sé più profondo, è un fatto normale e auspicabile per i berluscones.

E se qualcuno tra costoro talvolta si è ricordato di sussultare per una ingiustizia, subito l’hanno convinto di lasciar perdere,  non era niente, “sò cose e niente” come diceva Edoardo De Filippo, ricordato da Saviano di recente.

Pian piano sono tutti diventati “cose  e niente”  entrando a far parte dell’inferno dell’irresponsabilità e dell’assenza, fino a trasformare in difetto la capacità di dire “no, io non ci sto”.

Chi non ci sta oggi è un essere stravagante, un rompicoglioni, minimo comunusta.

E’ stato molto difficile non accecarsi e non divenire complici di questo sistema –  i resistenti hanno speciali occhiali –  ed è  conunque tutt’ora dura resistervi,  soprattutto se tutti i santi giorni dell’anno, viene iniettata, attraverso  le televisioni,  la droga della mediocrità e del sotterfugio. Chi ha cominciato ad ingerire queste droghe pesanti poi non ne ha più potuto fare a meno.

Come un drogato assuefatto l’esercito muto degli inebetiti ha continuato a cercare la risata facile, lo spettacolo tutto culi e tette, gli intrattenimenti urlati, e anche la partita alla televisione e la fiction, unici momenti della sua vita nei quali si potrà identificare in un eroe. Poi, dopo questi lavacri catartici, ha continuare ad essere una nullità umana che parla e discute con altre nullità di niente .

E’ chiaro che nel buio delle notte si affacciano solo fascisti e mignotte – fa pure rima – quindi accendiamo la luce.

Crazyhorse70

Autore: mediolungo

piccolo imprenditore di Rimini

5 thoughts on “I giorni della merla, i giorni più freddi, la notte della democrazia.

  1. bel post matto di un cavallo

  2. accendiamo la luce su di una Italia dove ci sono, protetti da un governo di fascisti e vaticanisti, circa dieci milioni di furbetti evasori e fottuti ladroni che vivono a sbafo, alla faccia degli altri cinquanta milioni di poveri cristi che si fanno un mazzo tanto per sbarcare il lunario.

  3. Gli operai sempre più schiavizzati e i padroni sempre più ricchi. In egitto si sono svegliati, gli italiani cosa aspettano, che gli mettano una catena al piede e un telo in terra per dormire due ore e lavorare 22?

  4. come un drogato assuefatto l’esercito muto degli inebetiti
    molta gente non sa e non vuol sapere un sacco di cose:

    già dal 2008 tutte le Banche , per legge, sono Obbligate a segnalare IN VIA ANONIMA tutte le operazione sospette , ossia che riguardano presunta evasione fiscale di ogni tipo piccole ditte o Grandi o liberi profesionisti etc…… o operazioni illecite riconducibili alla malavita pena l’arresto e multe di svariate decine di migliaia di euro a carico dei direttori di banca e dei suoi collaboratori.

  5. bene crazyhorse70 d’accordo ma l’esercito di inebetiti si arricchisce di altri ebeti:i lavoratori delle piccole aziende con personale al di sotto di quindici, che non hanno nessuna tutela sindacale le pause le fanno quando il lavoro lo permette, la richiesta di straordinario arriva in giornata, e non si possono rifiutare. La cassa integrazione è un optional nemmeno da considerare, e quando il datore di lavoro non può più portare avanti l’azienda saranno tutti licenziati. Per non parlare dei lavoratori delle cooperative di appalto e subappalto, dove esiste il sindacato, se in numero significativo, ma che se un lavoratore italiano esprime un diritto il sindacato gli dice: devi capire che con due italiani si possono pagare tre stranieri, (per i quali vi sono le agevolazioni previste), se trovi di meglio vai.

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