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In appello 7 anni a Dell’Utri:”Ma quali reati contro di me solo minchiate”

9 commenti

Questi due nella foto hanno molto in comune, per questo si baciano con trasporto.

Mentre Cuffaro riceve ieri una richiesta dal PM di 10 anni di carcere , “non merita attenuanti”,il caro amico del berlusca viene condannato in Appello poco fà a scontare 7 anni di detenzione.

Cala sempre più la maschera del berlusconismo che cade proprio lì dove era nato, nei rapporti con la mafia.

In relazione al processo penale in Appello che sta subendo a Palermo, Dell’Utri in queste ore aveva tenuto a ribadire : «Non reati penali, ma minchiate».

Speriamo siamo sempre minchiate come queste:  prima o poi quel disgusto di destra che ogni tanto traspare ( vedi il caso Brancher ) forse diventerà una valanga…voglio dire anche a destra da qualche parte, magari ben nascosta, dovrebbero ancora avere merce come la dignità, l’onore e “minchiate ” simili come direbbe Don Dell’utri…

La sua assoluzione avrebbe significato la «condanna» della Procura di Palermo: era  questo il cuore della questione, che agitava il senatore Marcello Dell’Utri (Pdl, fra i fondatori di Forza Italia), in attesa della sentenza di secondo grado nel processo per concorso in associazione mafiosa, dopo che  i giudici si sono chiusi in camera di consiglio.

L’altra mattina  Dell’Utri si era detto «tranquillo», uno stato d’animo che gli ha consentito di «restare vivo» dopo «quello che mi hanno fatto patire», ma se anche dovesse arrivare l’assoluzione «non avrò nulla di cui gioire – dice – perché hanno già distrutto la mia vita». Per Dell’Utri, il procuratore generale «è un replicante di un pezzo della Procura della Repubblica di Palermo», un «ventriloquo del procuratore aggiunto Ingroia», membro di una Procura che «continua a sostenere tesi da fanatici».

Ma vediamo ai dati.

In data 11 dicembre 2004, il tribunale di Palermo ha condannato Marcello Dell’Utri a nove anni di reclusione con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il senatore è stato anche condannato a due anni di libertà vigilata, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni (per un totale di 70.000 euro) alle parti civili, il Comune e la Provincia di Palermo.

Nel testo che motiva la sentenza si legge:

« La pluralità dell’attività posta in essere da Dell’Utri, per la rilevanza causale espressa, ha costituito un concreto, volontario, consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di Cosa nostra, alla quale è stata, tra l’altro offerta l’opportunità, sempre con la mediazione di Dell’Utri, di entrare in contatto con importanti ambienti dell’economia e della finanza, così agevolandola nel perseguimento dei suoi fini illeciti, sia meramente economici che politici»

Inoltre:

« Vi è la prova che Dell’Utri aveva promesso alla mafia precisi vantaggi in campo politico e, di contro, vi è la prova che la mafia, in esecuzione di quella promessa, si era viepiù orientata a votare per Forza Italia nella prima competizione elettorale utile e, ancora dopo, si era impegnata a sostenere elettoralmente l’imputato in occasione della sua candidatura al Parlamento Europeo nelle file dello stesso partito, mentre aveva grossi problemi da risolvere con la giustizia perché era in corso il dibattimento di questo processo penale. »

Quello finito stasera  é il processo di secondo grado alla Corte di Appello di Palermo. Il 16 aprile 2010 il procuratore è Palermo Nino Gatto ha chiesto la condanna a 11 anni di carcere per Dell’Utri.

In vista del processo aveva affermato di essere entrato in politica e fare il parlamentare solo per difendersi dai processi, e di essere quindi pronto a lasciare l’incarico parlamentare qualora le accuse cadessero. La sentenza è attesa per oggi, dopo 5 gionri di camera di consiglio.

Le questioni poste dal giudice di seconda cure sono state già trattate qui dentro ( quel che toglie il sonno…) e vertono sulla attendibilità di alcuni riscontri indiretti e de relato ad opera di Spatuzza  – da poco liberato dalla ingombrante copertura di sicurezza daministro degli interni ligio ad eseguire gli ordini del pagliaccio di Arcore –  e del figlio di Ciancimino.

Resta da capire le motivazioni che hanno indotto i giudici a diminuire il carico si anni sulle spalle del senatore.

Tutti sanno quanto questo processo sia importante per Berlusconi e per mera cronaca aggiungo che in queste settimane sono uscite molte veline su alcuni membri dell’odierna camera di consiglio che sarebbero in qualche modo in relazione col premier, i quali hanno così risposto alle pressioni mediatiche sul punto: «Siamo indifferenti alle pressioni mediatiche e rispondiamo solo di fronte alla legge e alla nostra coscienza»

Non mi sembra corretto aggiunger altro, almeno per ora, in attesa di leggere i motivi.

Crazyhorse70

Autore: rosellina970

ricercatrice univeritaria-ufficio contratti

9 thoughts on “In appello 7 anni a Dell’Utri:”Ma quali reati contro di me solo minchiate”

  1. Questa è una notizia stupenda !

    Non escludo possa essere decisiva… speriamo altri prendano coraggio e coscienza ….

    Dell’Utri, lo strappo dei giovani del Pdl :
    “I nostri eroi sono Borsellino e Falcone”
    Azione Universitaria ricorda i magistrati ucciso dalla mafia. Giovane Italia Sicilia: “Fuori i condannati per mafia”.

    http://www.repubblica.it/politica/2010/06/29/news/giovani-pdl-5245242/

  2. è incredibile il servilismo a cui giungono certi personaggi senza dignità: gli ci sarà voluto un quintale di bicarbonato per digerire la condanna a 7 anni, non 7 mesi, anni…

  3. Di gran classe le condoglianze al PG alla lettura della sentenza. Comunque, avendo eliminato le aggravanti riconosciute in primo grado, si spiana la strada alla prescrizione in Cassazione

  4. praticamente dell’utri e berlusconi sono stati mafiosi fino al 1992, poi si sono redenti

    come dire che cicciolina era vergine

    ma possibile che a destra non c’é nessuno che si incazza ?
    Dove hanno la dignità?

  5. i peggiori son quelli della Lega

    ma staiano attenti che al capone non gli dà neanche uno straccio di federalismo

    mentre loro a lui han regalato l’impunità e da lui hanno imparato i brogli e le porcate ( vedi le elezioni tarroccate in Piemonte…)

    e prima o poi ne risponderanno

  6. ricordatevi che Pisanu era ministro dell’Interno di Berlusconi all’epoca dei conteggi notturni che portarono alla vittoria di Prodi per poche migliaia di voti nel 2006 e che fu da allora scaricato dall’attuale premier…

  7. Pingback: Deflagrano le contraddizioni mafia – politica nella destra: il governo è ormai in scadenza come uno Yogurt… « Le terre della gramigna

  8. … quelle elezioni dove “magicamente” il CDL recuperò quasi una decina di punti, dove berlusconi arrivò in elicottero a Roma (e da quel momento cominciò il rallentamento assurdo e inspiegabile dello scrutinio) e Pisanu (fatto gravissimo) abbandonò il viminale per andare da lui. Con le chiavette USB portate da gente senza qualifica

    diciamolo questa destra è una fogna a cielo aperto e rimango in attesa di sentire qualche elettore di destra intellettualmente onesto
    se ne vedono pochissimi…

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