già pubblicato ma sempre attuale
Ho trascorso come tanti del resto innumerevoli feste della liberazione.
Nel tempo questa festa era diventata una cosa di routine ed a parte pochi momenti di commozione verso i diretti protagonisti poi il tempo scorreva come per una festa di primavera .
Ora no.
Ora è diverso, anzi è già un po’ di tempo che risale in tanti , non molti purtroppo, l’esigenza di testimoniare anche formalmente e solennemente la voglia di resistere .
Non ho intenzione di inseguire le polemiche dovute alle recenti strumentalizzazioni del populista e della sua accolita di novelli democratici che vorrebbero saltare in extremis , per poi normalizzarlo, sul carro del 25 aprile per annacquare tutto.
Se ne stiano a casa loro e continuino la passerella elettorale sui corpi .
Dico questo perché il 25 APRILE non e’ la festa di tutti.
Bando alle tristezze dei miserabili e provo a scrivere i miei appunti sul…
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