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Per la prima volta un vero codice antimafia

15 commenti

Complimenti presidente.

Mentre la sinistra blatera confusa la propria opposizione pregiudiziale, mentre molti magistrati la inseguono per soddisfare libidini politiche inespresse, lei ieri a Reggio Calabria ha assestato un gran bel colpo contro la criminalità, approntando uno strumento molto utile per combatterla.

Brindo con lei, presidente, alla faccia di chi ci vuole male!

Un super piano in dieci punti per combattere la ‘ndrangheta – per la prima volta questo termine entra nella legge – e le altre mafie.

Lo ha approvato il Consiglio dei ministri che si è svolto a Reggio Calabria.  Si istituisce l’Agenzia nazionale che gestirà i beni sequestrati alla criminalità organizzata e per far questo il governo ha scelto la strada del decreto legge.

Il resto delle misure è invece contenuto in un disegno di legge. «Rispetto a quello che avevamo annunciato il piano antimafia in dieci punti contiene qualcosa di più. E cioè un codice di leggi antimafia che potrà essere utilizzato da tutte le forze dell’ordine che si occupano di combatterla» ha detto presidente del Consiglio, al termine del vertice del governo.

Ecco il decalogo: istituzione dell’Agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il Codice delle leggi antimafia che raccoglie in un testo unico i principali interventi legislativi antimafia emanati dal 1965 a oggi , nuovi strumenti di aggressione ai patrimoni mafiosi, nuove misure di contrasto all’ecomafia, nuove misure a sostegno delle vittime del racket e dell’usura, mappa informatica delle organizzazioni criminali, potenziamento dell’azione antimafia nel settore degli appalti, nuove iniziative sul piano internazionale per contrastare la criminalità transnazionale, altre norme di contrasto alla criminalità organizzata, nuove proposte di contrastoal lavoro nero.

Si tratta di un codice , cioè una raccolta sistematica di leggi. Un lavoro importante, uno strumento essenziale per le indagini, una pietra miliare per la sicurezza.

Dopo aver provato a togliere il brodo di coltura alle mafie, contrastando con buoni risultati l’avvento degli stranieri clandestini che fanno manovalanza, ora si amplia il raggio d’azione.

Nessuno può contestare infatti i primi successi su questo fronte : in un solo anno sono diminuiti del 90% gli sbarchi  e questo solo grazie ai respingimenti.   “La lotta alla criminalità si fa anche con il contrasto all’immigrazione clandestina, perchè chi viene qui e non ha un lavoro finisce tra le fila delle organizzazioni criminali. Ma il nostro piano straordinario – conclude il nostro premier – va in moltissime direzioni per vincere una lotta antica contro il male nel nostro paese»

Quanto all’Agenzia dei beni confiscati, è necessario che ci sia un centro che abbia una visione complessiva e che ci sia una immediata utilizzabilità de i beni sequestrati alla criminalità organizzata.

Fino ad ora con tutti questi beni sequestrati i governi della sinistra non hanno saputo che farci, un pò per loro incapacità, un po’ per contrasti interni,un po’ per mera insipienza o noncuranza.

I beni confiscati vanno destinati al sociale e per fini istituzionali e solo residualmente per venderli ,  con criteri che minimizzino i rischi di mafiosi che se ne riapproprino. Ma non è possibile che bloccati da questa paura  si debba evitare di procedere perchè il rischio in teoria non può escludersi!

Allora seguendo questa logica perché questi ipocriti che oggi enfatizzano i rischi non hanno mai pensato bene di abolire le le aste dove le regole sono sicuramente meno rigide di quelle previste dalla neo Agenzia , i mafiosi acquistano personalmente o con prestanome quel che vogliono a prezzi ribassati e nessuno dice nulla?

Il ministro ha evidenziato i risultati fin qui raggiunti: «Nei 19 mesi del governo Berlusconi sono stati sequestrai 12.111 beni mobili e immobili alle organizzazioni criminali, per un controvalore di 7 miliardi di euro (+100% rispetto allo stesso periodo precedente) e sono stati confiscati 3.122 beni per un controvalore di circa 2 miliardi di euro (+345%)”

Esiste un Fondo unico sulla giustizia con 1,579 miliardi di euro, spendibili subito per la sicurezza:  trattasi di soldi confiscati ai mafiosi che questo governo utilizza contro di loro, concretamente.

Altri risultati? 22 dei 30 latitanti piu’ pericolosi  sono stati arrestati in questi 18 mesi, 8 mafiosi al giorno.

Vogliamo trovare qualche critica teorica o filosofica anche su questo?

«Da domani la parola ‘ndrangheta farà parte della legislazione nazionale» ha spiegato il ministro della Giustizia . «Siamo intervenuti per introdurre nella legislazione italiana la parola ‘ndrangheta che prima non figurava. La modifica andrà inserita nel decreto in vigore domani». Si è dunque seguito l’esempio del 1982, quando nel 416 bis si inserì il riferimento alla mafia. «È una grande operazione di natura culturale, ma anche di natura tecnica» che darà maggiori strumenti ai magistrati, ha detto Alfano.

Non era la sinistra a dire che le parole ed i termini sono importanti, decisivi e che la mafia si combatte anche culturalmente? Come mai dal 1982 nessun sinistrico ha pensato bene di inserire la parola ‘ndrangheta nella legge?

Non eravate voi i professionisti dell’antimafia, i detentori della cultura antimafiosa? Che strana dimenticanza…

A noi, presidente, avanti così!

Mediolungo presidenziale

Autore: mediolungo

piccolo imprenditore di Rimini

15 thoughts on “Per la prima volta un vero codice antimafia

  1. Ma vai a cagare te ed il tuo presidente

  2. Medio, questa è una barzelletta stratosferica

  3. “istituzione dell’Agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata” cosa vuol dire?
    “il Codice delle leggi antimafia che raccoglie in un testo unico i principali interventi legislativi antimafia emanati dal 1965 a oggi”, a che cavolo serve?
    “nuovi strumenti di aggressione ai patrimoni mafiosi”: quali??
    “nuove misure di contrasto all’ecomafia”, quali??
    “nuove misure a sostegno delle vittime del racket e dell’usura”, quali??
    “mappa informatica delle organizzazioni criminali”, cosa vuol dire?
    “potenziamento dell’azione antimafia nel settore degli appalti”, in che modo??
    “nuove iniziative sul piano internazionale per contrastare la criminalità transnazionale”, quali??
    “altre norme di contrasto alla criminalità organizzata”, quali??
    “nuove proposte di contrasto al lavoro nero”, quali??

    Nel frattempo però hanno tentato il colpetto della legge sui pentiti. QUesta volta ALfano ha finto di dissociarsi. Ma dai e dai, vedrai che la riporporranno, e poi ancora e ancora. Fanno sempre così: ontanto se ne comincia a parlare, così l’opinion epubblica e l’opposizione e i poteri forti pian piano si abituano…

  4. La parola ‘ndrangheta non era inserita perché basta l’espressione “associazione mafiosa”. Altrimenti ogni volta che sorge una mafia nuova, che si chiama in modo diverso (che so io, la “stidda” siciliana, o la Yakutza giapponese) bisogna fare una legge apposta.
    Questo repubblichino da dopolavoro ferroviario crede proprio a tutto, basta che glielo dica il suo Duce.

  5. … intanto va in giro a dire che Mangano era un eroe, e che chi fa film sulla mafia denigra l’Italia.
    Puah.

    • la cosa comica è che ha citato “La Piovra”, ma non “Il Capo Dei Capi” che è pura piaciuto ai protagonisti reali della storia.
      Chissa perché

  6. Peccato solo che ha sbagliato mestiere. Cmq, alla Treccani cercano sempre personale. Così i cani saranno 4.

  7. Sei proprio come il tuo presidente: tutto chiacchiere (o se preferisci, per citare un film: seitutto piscio e vento); quando ti deciderai a dire qualche fatto?

    L’unico fatto che ho letto è quello degli arresti di mafiosi; peccato che questi sono stati fatti dai magistrati (che Berlusconi & Co offendono quotidianamente) e dai pm NONOSTANTE il governo, e non grazie al governo (ma queste sono sciocchezzuole, vero?)

  8. P.S. Mediolungo, non mi offendo se ti dai una svegliata e rinneghi il ducetto.

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