LA CONOSCENZA RENDE LIBERI

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Maggioranza bugiarda e opposizione inetta

52 commenti

franceschini03

Reduce dalla grandiosa giornata del No Gelmini Day mi sono vista  ( in via del tutto eccezionale, non guardo quasi mai i notiziari , la Tv la uso solo come sonnifero quando mi metto sul divano…  )   il TG per controllare come veniva data la notizia.

Non l’avessi mai  fatto : mi sono imbattuta in Brunetta che, interrogato sulle dichiarazioni di Napolitano a proposito della crisi , della disoccupazione dichiara  che

…..nessuno é  stato  lasciato   solo…….

Non paga ( volevo farmi del male, lo confesso )  mi leggo le dichiarazioni di Gelmini a proposito dei posti che mancano ai precari….

…….non, non è vero, tutte menzogne.. tutto viene assorbito dal turn over..

Ma che i due fossero bugiardi matricolati ne avevamo già ampia prova….. non avevamo bisogno di questa ulteriore conferma.

I licenziati nella scuola ci sono e sono molti, l’ultima trovata è una bufala pazzesca perchè chi è rimasto senza supplenza annuale è tra i primi posti nella graduatorie pertanto aveva già un canale privilegiato per le supplenze temporanee.

Franceschini intanto dopo aver fatto  nei giorni scorsi una “passeggiata di salute” sui tetti con i precari serve alle feste del PD  per far vedere quanto è bravo e buono…..

Gli altri non so cosa stiano facendo, e non m’ interessa.

Io so che lavoratori  di 40 e 50 anni mi telefonano giornalmente e più volte al giorno con il magone  per chiedermi.. allora Franca che si fà, che puoi fare per noi?

Allora non posso che condividere l’affermazione del Manifesto ( che ho sempre ritenuto un giornale da intellettuali salottieri e che  confesso di non aver mai letto in vita mia.. )

Cara Opposizione e cari sindacati uniti tutti, fino ad ora dove eravate?

e aggiungerei dove siete , se le battaglie in Italia le devono condurre i vari Don Chisciotte di turno ????

Franca Corradini

Autore: francacorradini

essere pensante

52 thoughts on “Maggioranza bugiarda e opposizione inetta

  1. hai ragione sembrano ipnotizzati e rincoglioniti da berlusconi, balbettano…
    comunque
    vieni ad organizzare qualcosa di simile pure da noi
    visto che mai abbiamo avuto una situazione così precaria nella p.s.
    ne ho parlato tanto ma per chi volesse una rinfrescata sui problemi attuali di chi lavora nell’ordine pubblico
    https://laconoscenzarendeliberiblog.wordpress.com/2009/06/01/ma-quale-sicurezza-per-i-cittadini-catorci-di-macchine-senza-benzina-stipendi-da-fame-e-noi-sbirri-sempre-piu-barboni/

    • ti sbagli
      nessuno li ha obbligati a rincoglionirsi

      lo erano già, Berlusconi ne ha solo approfittato

      PS :Curiosità : i questurini che ci hanno accompagnato in queste proteste mi è sembrato avessero un occhio di riguardo e simpatia per noi

      o forse era solo perchè speravano di vedere belle figliole in mutande ?? 😉

  2. io franca vorrei solo dire che tutta la massa dei non abilitati inseriti nelle graduatorie d’istituto quest’anno saranno tutti disoccupati e t spiego perchè: ci sono tutti i docenti abilitati in graduatoria permanente che, con il decreto salvaprecari, potranno avere (e gli converrà accettare per non perdere diritti) anche gli spezzoni inferiori a 6 ore(fino a ieri gesiti direttamente dai dirigenti scolastici e che erano l’unica mia possibilità per quest’anno); inoltre ci sono tutti i precari delle altre province (le graduatorie in coda). nessuno si preoccupa di noi, ma quest’anno siamo quelli maggiormente penalizzati. non possiamo fare qualcosa anche per noi? oppure siamo precari di serie B?

    • Barbara cara,
      in effetti siete precari di serie B, è vero.
      Ma quello di creare guerre tra “poveri” è una vecchia storia

      Per il resto ti confermo quello che ti ho detto privatamente. Vedrai che ho ragione.
      Ciao

  3. chissà che dirà quella donna a cui franceschini serve i ravioli ?

    o mama, che emoziun ….
    ossignur che privilegio

    speriamo che non le sia venuto un coccolone a vedere cotanto bel figo 😉

  4. é ora che tutti si diano una svegliata http://torbagramigna.wordpress.com/

  5. Non conosco la situazione dei precari se non per quello che leggo sui giornali e leggo qui.

    Certo è che, conti alla mano, non abbiamo la migliore scuola pubblica d’europa mentre abbiamo una scuola con molti dipendenti rispetto alla media europea.

    E’ evidente che, se altrove riescono a fare lo stesso lavoro che in Italia con migliori risultati e minori dipendenti, dobbiamo anche noi portarci su quelle strade.

    In Italia abbiamo il terzo debito pubblico al mondo, ma non abbiamo la terza economia al mondo, e quindi se si vogliono mantenere al loro posto i precari che indica Franca, si può fare.

    Si aumenta il debito pubblico, a carico di tutti noi, e li si mantiene.

    Quando una famiglia normale ha delle difficoltà finanziarie, taglia le spese o aumenta i ricavi.

    Se ha poi dei debiti da restituire, questo diventa prioritario.

    Lo Stato deve fare la stessa cosa.

    La pressione fiscale è elevatissima e le imprese vanno all’estero, quindi non possiamo aumentare i ricavi.

    Restano solo i costi da tagliare.

    E’ doloroso, ma da qualche parte bisogna cominciare perchè questo Stato, con questi costi esorbitanti ed il debito pubblico attuale, NON può reggere.

    Vanno tagliati i costi, quindi tagliato tutto il pubblico impiego che non serve.

    Berlusconi non dovrebbe dire che non lo fa mentre in realtà è questo che sta accadendo, dovrebbe essere onesto e dire che ci saranno tagli dolorosi e sacrifici.

    Ricordo che la California, non il Laos, sta per fallire per il debito pubblico, che alcune città americane sospendono i servizi pubblici durante alcune ore perchè sono fallite, perchè la crisi è globale.

    I precari avranno il sussidio di disoccupazione fintanto che non si reinseriranno, certamente non nella scuola o nel pubblico dove non servono.

    Io capisco il commento emotivo e solidale, ma alla fine del mese i conti vanno saldati, e la nostra situazione economica, colma di mancanze infrastrutturali e debito pubblico, impone severe diete.

    Falliranno aziende, caleranno i dipendenti pubblici ma i più forti sopravviveranno e creeranno nuova occupazione.

    E’ così in tutto il mondo, anche da noi, solo che qui nessuno, in primis il Silvio, ha il coraggio di dirlo.

    Di seguito un articolo dell’associazione di Mestre sul costo ed impatto del debito pubblico.

    “La pubblica amministrazione in Italia costa 4 punti percentuali di pil in più di quella tedesca: il 10,9% rispetto al 6,9% del nostro principale competitor economico, ovvero 60 miliardi di euro in più l’anno. È quanto emerge da una analisi della Cgia di Mestre che ha messo a confronto i costi della Pubblica Amministrazione italiana con quelli dello stato tedesco.

    Costi alle stelle “Se in Germania tra il 2000 e il 2008 la spesa per il personale pubblico (stipendi più contributi) in percentuale del pil è scesa dall’8,1% al 6,9%, in Italia, sempre nello stesso periodo di tempo, tali oneri sono aumentati passando dal 10,4% al 10,9% del Pil. In buona sostanza in Italia il costo della pubblica amministrazione è superiore di quasi 4 punti percentuali di pil rispetto alla Germania. Pertanto, se la spesa della nostra pubblica amministrazione fosse pari a quella tedesca, in rapporto al Pil, potremmo risparmiare circa 60 miliardi di euro ogni anno”, spiega il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi. Il confronto – che evidenzia l’aumento dei costi del nostro pubblico impiego – prosegue con risultati leggermente diversi da quello precedente quando si prende come parametro di riferimento la spesa del personale pubblico in percentuale sulla spesa primaria (ovvero, la spesa al netto degli interessi sul debito pubblico).

    Il confronto con la Germania Ebbene, se in Germania il dato risulta in calo e si attesta nel 2008 al 16,7%, in Italia, rispetto al 2000, abbiamo avuto una dinamica altrettanto discendente ma che si colloca al 25% della spesa primaria: ben 8,3 punti percentuali in più rispetto a quella tedesca. La Cgia di Mestre continua con l’analisi del numero dei dipendenti pubblici. Forse non sono troppi in assoluto ma, in rapporto agli abitanti, in Italia ne abbiamo più dei nostri competitori tedeschi. Infatti, se qui da noi ci sono 61 dipendenti pubblici ogni mille abitanti (in termini assoluti pari a 3.630.600 unità), in Germania ve ne sono 55 ogni mille abitanti (pari a 4.540.600 unità).

    I livelli istituzionali Altrettanto impietoso è il risultato che emerge dal confronto sulla distribuzione tra i vari livelli istituzionali di questi lavoratori pubblici. Se in Italia il 57% è alle dipendenze dello Stato centrale (e l`altro 43% è impiegato tra Regioni, Asl ed Enti Previdenziali), in Germania solo il 12% lavora per lo Stato centrale mentre il restante 88% è distribuito tra i Lander e gli altri enti locali. “I risultati di questo confronto – conclude Bortolussi – ci dicono che dobbiamo assolutamente accelerare sul fronte della riforma federalista. Oltre a trasferire ulteriori competenze ed autonomia impositiva agli enti locali, si dovrà assolutamente provvedere alla redistribuzione del personale pubblico per consentire una graduale riduzione dei costi ed un miglioramento in termini di efficienza”.”

    • Marco
      ho pochissimo tempo , per ora ti rispondo con una domanda.

      Perchè secondo te la scuola pubblica svedese gode di miglior salute della nostra ( compresa quella finanziaria, nonostante la crisi ) e nonostante la destra sia al governo ?

      • UN’ALTRA DOMANDA

        se siamo in crisi, e lo siamo, perchè ( come in tutte le famiglie normali ) le riduzioni non possono riguardare tutti ?

        privilegi parlamentari e quant’altro nei pressi…. ?
        Aspettiamo il buon esempio

        • nessun parlamentare, di nessun schieramento, è disposto a tagliarsi lo stipendio.

          Quando qualcuno, certamente sapendo dell’esito del voto ma facendolo per farsi passare per paladino dei cittadini, ha proposto riduzioni di stipendio, hanno votato no all’unanimità tutti.

          Quindi, essendo i ns politici soggetti forti ed intoccabili, chiaramente l’accetta viene usata con chi non conta nulla.

          Ma a parte il risvolto umano, ed è comprensibile la tragedia, resta il fatto che i costi dello stato vadano tagliati.

          In Svezia stanno meglio di noi perchè non hanno il nostro debito pubblico e quindi, avendo tasse alte ma servizi che funzionano, il loro stato va meglio del nostro.

          Qui da noi dal dopoguerra in poi si sono alimentate sacche di voti attingendo al debito pubblico.

          Servivano voti nella pubblica amministrazione? Si emettevano altri bot e via con assunzioni inutili.

          Questo ha creato la mostruosa macchina burocratica italiana, che è enorme e costa moltissimo.

          Va ridotta, ed i tagli vanno fatti.

          In un mondo perfetto si taglierebbero parte dello stipendio i parlamentari, nel mondo reale iniziano con i tagli con chi crea meno disagio sociale ed ha meno ritorno mediatico ovvero i precari della scuola in questo caso, perchè io al TG5 del No Gelmini Day e di queste proteste non ho visto nulla, e questo ti dimostra come per praticità si sia forti con i deboli.

          Che moralmente faccia dispiacere sono d’accordo, ma se non si inizia a tagliare da qualche parte e si lascia tutto immutato, visto che ogni volta che si propongono tagli esplode un dramma, allora andremo a fondo tutti.

  6. Ecco un altro che parla di cose che non sa sputando giudizi ed eleggendoci responsabili ed unici intestatari del debito pubblico…
    io sono di ruolo e potrei infischiarmene ma quello che lei scrive , in alcune parti generali anche condivisibile, non c’entra nulla con quanto sta accadendo in questi giorni, con gli interessi in campo.
    Non ripeterò i soltiti argomenti sulla difesa della scuola pubblica e sul regalo alle private che si sta facendo dietro la storia dei ” giusti tagli” a cui lei abbocca… non lo ripeto perché é stato già detto e sottolineato a sufficienza.
    Lei parla di debito pubblico.
    Non sarà mica uno dei tanti industrialotti che quando vuole nasconde un pò di soldi della ” fabrichetta” e fallisce così da fregare i creditori, socializzando le perdite dopo aver ben privatizzato profitti?
    Così spiegherebbe tutto il suo pensiero…
    Sempre contro i dipendenti, in questo caso di serie B, le cui tasse non possono evadere e devono fare sacrifici per conto di tutti quegli italiani che si nascondono dietro questi bei discordi da rigorosi e compassionevoli liberisti.
    La crisi sempre sul groppone degli stessi, vero?
    Senza dire che il discorso é comunque sballato anche tecnicamente.
    Quando si fan paragoni fra le P.A. dei vari stati si scontano anche le differenze, non glielo hanno insegnato a scuola?
    Avrà studiato in una scuola privata…
    il diverso stato sociale, il diverso costo della vita e dei servizi, il diverso costo e la diversa efficienza della macchina politica, le differenze retributive enormi fra un dipendente italiano ed un altro qualsiasi delle democrazie europee,son cose che lei fa finta di dimenticare…
    Senza contare che molti precari della scuola ricoprono, a parere degli stessi capi di istituto, ruoli ormai decennali e fondamentali spesso “motori” determinanti di quelle scuole da cui vorrebbero cacciarli con un colpo di mano ferragostano.
    Tutto ciò quindi sarà anche improduttivo oltre che iniquo.
    Gli sprechi non sono nella carne viva della formazione ma nelle tante cose che , ad esempio, Franca Corradini va dicendo da tempo e contro le quali combatte ( malversazioni, abusi, corruzioni, peculati, nepotismo e politicanteria ) tutte cose che questo ineffabile ministro mostra di non voler toccare.
    E di cui lei non parla.
    E taglia la carne viva…

    • non capisco il suo tono polemico e non lo raccolgo.

      Ha letto l’articolo che seguiva il mio commento?

      Le sembra che l’Italia abbia una burocrazia efficiente ed economica?

      Ritiene che non vadano fatti decisi tagli alla spesa pubblica?

      Questo è il nocciolo, rispondere offendendo la controparte come ha fatto lei non toglie l’evidenza.

  7. Cara Franca
    …quanto sia viva questa carne
    lo dimostrano anche i 500 accessi di oggi e tocqueville che ha pensato bene di prendersi il tuo post
    ‘notte

  8. certami
    cosa mi combini?
    adesso ti arriverà la solità ricca dose di improperi che il “nostro” propina senza risparmio a chi si permette di notare che si dovrebbe ragionare col cervello
    anche se dai del lei, si intuisce che sei comunista

  9. ULTIMORA

    2009-09-08 00:02
    Precari, notte davanti a ministero
    A controllare presidio sono presenti gli agenti di polizia
    (ANSA) – ROMA, 7 SET – Un gruppo di una ventina di precari della scuola si e’ accampato con le tende e in 2 camper davanti al ministero dell’Istruzione a Roma. A controllare il presidio dei dimostranti in viale Trastevere a Roma sono anche presenti gli agenti di polizia. ‘Questo – spiega Francesco Cori del coordinamento dei precari – e’ un presidio permanente che durera’ fino al 14/9. Da qui partiranno le iniziative di protesta che si dirameranno nelle altre scuole, come i volantinaggi davanti agli istituti’.

    • TUTTI DAVANTI AL MINISTERO DI TRASTEVERE AD ASSEDIARE LA GELMINI…
      L’AUTUNNO CALDO E’ INIZIATO ST’ESTATE E SARA’ LUNGO E PROFICUO ALLA FACCIA DEI GUFI E DEI FASCISTI

  10. Per Marco
    ( prosegue )
    e poi una cosa non hanno capito Gelmini e company( vedendola dal loro punto di vista ) stanno perdendo voti a raffica….

    ogni precario ha una famiglia alle spalle, amici conoscenti , parenti
    ogni ex studente di ogni precario idem…

    puoi fare 4 conti e capirai che ormai il “danno” è fatto

    E i professori liberi professionisti che a scuola sono costantemente al cell, sono ancora tutti lì, idem per chi ormai è fuori di testa ( ce ne sono, ce ne sono ), i distacchi in vari enti baraccone idem………..

    Mi hai fatto venire un idea, con l’aiuto dei miei contatti FB voglio tentare di fare un screening di questi casi “ANOMALI ” CHE , NELLE STATISTICHE MINISTERIALI, SONO ACCURATAMENTE OCCULTATI.

    • MANCANO SOLO I DIRIGENTI UBRIACONI perchè la sottoscritta li ha fatti sollevare dall’incarico…almeno due..spero non ce ne siano tanti altri in giro
      e tu sai bene quanto ho combattuto per questo

      • i precari tagliati votano già a sinistra, quindi il calcolo politico è già stato fatto ampiamente.

        Sono idealmente d’accordo sul tagliare non solo con l’accetta ma anche con logica, ma la brutalità della politica porta a tagliare per primi chi ha meno ritorno mediatico (ed interesse sia dei sindacati che dell’opposizione).

        Di Pietro si è aggregato al tuo NO GELMINI DAY solo DOPO che lo hai organizzato, in realtà non gliene frega un cazzo ma si è fatto pubblicità gratis.

        Gli Statali in Italia sono troppi e vanno ridotti, la logica dei tagli sarà di farli su chi crea meno clamore ed ha meno potere mediatico.

        Poi, quando la gente comunque avallerà il governo con i consensi, e le regionali sono alle porte, allora l’accetta calerà anche su chi ha maggiore potere mediatico, perchè se hai il consenso puoi anche permetterti l’ostracismo mediatico.

        Questo governo in realtà è pavido, perchè i consensi li ha già, e dovrebbe tagliare non solo in ragione di calcoli politici / mediatici ma anche strutturali, ma avendo fatto tutto pavidamente fino ad ora non cambia la sua linea.

  11. NON MI SEMBRA CHE IL GOVERNO TRATTI COSI’ MALE I PRECARI, dal Sole 24 Ore di oggi…

    Accesso preferenziale alle supplenze brevi e a progetti scolastici speciali (sostegno agli studenti in difficoltà, lotta alla dispersione scolastica), possibilità di essere inseriti in iniziative integrative organizzate dalle singole Regioni. Si apre un paracadute per i supplenti della scuola che sono rimasti senza contratto. Solo per l’anno scolastico 2009/2010, alla scadenza di contratti brevi, arriva l’indennità di disoccupazione ordinaria (886 euro lordi) per 8 mesi o per 12 se il lavoratore è ultracinquantenne. Il trattamento si interromperà in presenza di supplenze brevi, che non sarà possibile rifiutare senza motivazioni serie, pena la perdita dell’ammortizzatore sociale. La disposizione si applica ai professori con contratto annuale rimasti dal 1° settembre a casa. La norma a tutela dei precari della scuola è stata approvata oggi dal Consiglio dei ministri e sarà inserita nel decreto legge Ronchi (su questioni ambientali.

    Progetti con le Regioni di massimo 8 mesi. Viene specificato che le amministrazioni scolastiche potranno promuovere, in collaborazione con le Regioni, progetti della durata di 3 mesi, prorogabili a 8 mesi, che prevedano attività di carattere straordinario, anche ai fini dell’adempimento dell’obbligo di istruzione. In queste attività saranno utilizzati “in via prioritaria” i precari della scuola percettori dell’indennità di disoccupazione. Al personale sarà riconosciuta la valutazione dell’intero anno di servizio ai soli fini dell’attribuzione del punteggio nelle graduatorie a esaurimento e nelle graduatorie permanenti.

    La norma interesserà 12-13mila precari. Interesserà una platea di 12-13 mila docenti che fino allo scorso anno hanno avuto supplenze annuali. «Ancora una volta – ha sottolineato il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm – il governo ha mantenuto i suoi impegni». Il ministro ha sottolineato che «grazie agli accordi con le regioni, oltre all’indennità di disoccupazione garantita dall’Inps si potrà dare ai docenti anche una indennità di lavoro. Questa decisione é un punto di orgoglio per il governo>. Secondo il ministro la platea di coloro che potranno usufruire di questi benefici ammonta a 12-13.000 persone. «La Finanziaria prevedeva un taglio di 43.000 posti. Di essi – ha detto il ministro – 30.000 si sono liberati attraverso i pensionamenti. Restano 12-13.000 insegnanti che hanno il diritto all’indennità di disoccupazione». La disposizione «é valida solo per quest’anno, perché prevediamo che per il prossimo non ci saranno problemi».

    I contratti a tempo non possono trasformarsi in indeterminati. La disposizione specifica con chiarezza che i contratti a tempo determinato stipulati per il conferimento delle supplenze non possono trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianità utile ai fini retributivi prima dell’immissione in ruolo.

  12. e tutti i docenti delle graduatorie d’istituto? io l’anno scorso ho avuto una supplenza “annuale” (dal 27 settembre al 10 giugno, più scrutinio ,corsi di recupero). quest’anno non avrò niente, nè sussidio, né punti….spero che almeno possa investire quest’anno per prendere l’abilitazione altrimenti avrò solo perso altro tempo e altre opportunità…..

  13. Questa banda di ladroni fascisti ed ignoranti che ci governa dopo l’annuncio del massacro raddoppiano provando a confondere le acque con due spiccioli virtuali di elemosina una tantum tentando anche di dividere il fronte dei precari della scuola in serie A e serie B

    SCUOLA: INSEGNANTI PRECARI, NO A CONTRATTI DISPONIBILITA’

    (ASCA) – Roma, 9 set – Gli insegnanti precari nella scuola, riuniti nel C.I.P. (Comitati Insegnanti Precari), esprimono ”il loro netto rifiuto” per i cosiddetti contratti di disponibilita’ perche’ ”non risolvono l’emergenza istruzione”, ma sono ”un palliativo che favorisce, solo per i prossimi 8 o 12 mesi, il parziale mantenimento del reddito di alcuni precari e non garantisce loro l’attesa assunzione a tempo indeterminato dopo vari decenni di precarizzazione”.

    Il provvedimento, invece di essere un ammortizzatore sociale, diviene quindi ”un detonatore per ulteriori conflittualita’ derivanti da nuove penalizzazioni e iniquita”’. Dal contratto di disponibilita’ ”verrebbero esclusi”, infatti, ”non solo coloro che hanno si’ lavorato per l’intero anno scolastico ma con incarichi dei presidi” ma ”anche tutti quelli che hanno maturato un anno di servizio cumulando piu’ periodi in diverse scuole o per vari insegnamenti”. Questi contratti, inoltre, ”non intervengono sulla questione nodale dei tagli indiscriminati nella scuola pubblica”, tagli non solo occupazionali di docenti e personale tecnico ed amministrativo ma ”anche di tempo scuola, di interi istituti, di classi con l’aumento abnorme del numero degli alunni”. I C.I.P., inoltre, denunciano ”la mistificazione” con la quale ”si e’ millantata come soluzione una truffa del tutto insensata, onerosa e inutile”: l’ipotesi prospettata come ”contratto di disponibilita”’ altro non e’, infatti, che ”una misura di sostegno al reddito, gia’ in parte disponibile, a carico dell’INPS e nota come ‘disoccupazione ordinaria’ che, di norma, viene erogata ai docenti disoccupati per la durata di 8 mesi (o per 12 mesi a chi abbia gia’ superato i 50 anni) e un ammontare di circa 860 euro al mese”, al quale dovrebbe aggiungersi il sostegno regionale.

    Tra i vantaggi ”strombazzati dal governo” c’e’ ”il diritto al punteggio in graduatoria”: il ministro, pero’, ”continua ad annunciare il varo di un nuovo sistema di reclutamento e di una nuova graduatoria regionale che sostituira’ quelle vigenti, se non la chiamata diretta da parte dei presidi, avulsa da criteri di priorita’ e trasparenza”, negando, in sostanza, ”il diritto all’assunzione in ruolo” e prospettando in cambio ”supplenze brevi” un”’elemosina una tantum come compenso temporaneo e, come merce di scambio finale, un punteggio non fruibile nelle future graduatorie” ed il tutto ”secondo il costume imperante nei diplomifici, dove si compensano sottoccupazione e sottoretribuzione con l’elargizione del punteggio per le graduatorie”. I C.I.P. fanno notare, inoltre, che la pseudo ”risoluzione” prospettata dalla ministra Gelmini rende evidente, ancora una volta, ”la sua assoluta inadeguatezza” a ricoprire questa funzione ”a conferma del basso profilo istituzionale e sociale che questo governo ha voluto destinare al dicastero dell’Istruzione”. Le ”misure tampone” della Gelmini, infatti, ”sono tardive, insensate e inadeguate”, fatte ”per non turbare assolutamente” il ministro dell’Economia Tremonti: ecco perche’ C.I.P., alla luce di tutto cio’ e degli ”altri disastri” prodotti in questi primi diciotto mesi di governo, ritengono che ”il dicastero dell’Istruzione abbia bisogno di un ministro di maggior peso politico, autorevolezza, competenza, credibilita’, esperienza, cultura amministrativa, intelligenza e coraggio”.

  14. e visto che qualcuno ogni tanto copia ed incolla poemi interi, seguirò la moda provando almeno a completare la rassegna stampa sul punto con la posizione della “opposizione” , si fa per dire, dei democrat

    ‘E’ stupefacente la capacita’ del ministro Gelmini di incensarsi per l’approvazione del decreto cosiddetto ”salva-precari” che, per la verita’, non salva nessuno. Se davvero il ministro vuole affrontare il problema del precariato nella scuola, venga subito in Parlamento a discutere la nostra mozione e a dirci quali sono le reali cifre del dramma creato all’intera scuola dai tagli del governo Berlusconi”. Lo dice Manuela Ghizzoni, capogruppo in commissione Cultura di Montecitorio dei Democratici, che aggiunge: ”dal decreto di oggi non derivera’ nessun concreto vantaggio per l’enorme platea di precari. Intanto, non c’e’ incremento dell’indennita’ gia’ prevista mentre ci preoccupa il tentativo di spezzare il fronte dei precari creando una fascia di seria A ed una di serie B. La prima, secondo criteri ancora da chiarire, beneficera’ della disoccupazione e della possibilita’ di insegnare attraverso le supplenze brevi di istituto, la seconda sara’ costituita dai precari piu’ giovani che fino ad oggi hanno vissuto proprio con le supplenze brevi: per loro Gelmini puo’ promettere solo zero ore a zero euro. Siamo stupiti e rammaricati – conclude la parlamentare del Pd – perche’ sulla pelle dei precari il governo sta vendendo fumo: non prevede nuovi diritti e opportunita’ ma tenta goffamente di cancellare il problema nascondendolo sotto il tappeto, come si fa con la polvere.

    Infatti, il ministro Gelmini sostiene che il prossimo anno ‘il problema non ci sara”, ma cosa pensa di dire ai 25.570 docenti e 15.167 dipendenti Ata di cui e’ previsto il taglio?”.

  15. insisti e vedrai che qualcuno ti risponderà…
    anche se, se sapessi leggere, hai già trovato più di una risposta a tutte le tue grandi deduzioni
    compresa la grande trovata del debito pubblico…

  16. ..e poi citare il sole 24 ore sulle questioni dei precari solo per te é citare la bibbia
    essendo quel giornale organico al mondo tra i più lontani possibil da quello dei precari
    vedo poi che citi il sole 24 ore a corrente alternata
    ne fai spesso a meno
    quando scrivono delle figure di merda che il tuo boss ci fa fare nel mondo, del conflitto di interessi, delle leggi ad personam
    in quel caso non ti ho visto citarte il sole 24 ore ma solo
    quei fogliacci della famiglia del degerato…
    panattoni
    non ci provare…

  17. pazienza a mille ma solo per Franca che se lo merita

    le tue provocazioni sul debito pubblico a cui peraltro ti hanno già risposto tu le chiami
    argomenti
    io non ho altro da aggiungere
    questo posto – come gli altri blog della tua ex socia Franca del resto – é pieno di spiegazioni sul perché é sbagliato tagliare la carne viva e non gli sprechi
    e sul perché i contratti di disponibilità messi di notte in fretta e furia dalla Gelmini nel decreto ambientale ( sic!) Ronchi grazie alle pressioni dei precari
    é solo elemosina parziale e sostituiva di indennità inps già previste
    inoltre non risolve nulla e vuole dividere e fomentare disordini

    non approfittare della mia pazienza perché potresti smuoverti il culo ed andare a leggere qui dentro ed in giro così da essere in grado di interloquire e non fare figure barbine

    ultima chicca appena letta su questi porci leghisti che appoggiano la mafia, dopo aver detto per anni che occorre conviverci:
    Il sindaco leghista della nuova amministrazione del Comune di Ponteranica, in provincia di Bergamo, ha fatto rimuovere dalla biblioteca la targa, posta l’anno scorso, dedicata alla memoria di Peppino Impastato, giovane siciliano ucciso dalla mafia nel 1978.
    La motivazione: meglio onorare personaggi locali.

    Evito commenti ulteriori…

    • la rabbia non ti fa ragionare.

      il debito pubblico va tagliato? E come se non licenziando chi non serve?

      Dare ai precari quello che fornisce il decreto Ronchi è l’ennesimo atto di debolezza del governo che non ha il coraggio di andare fino in fondo.

      Nel tuo delirio di onniscienza non capisci che il debito pubblico lo si riduce solo licenziando.

      E tanto.

      Questo governo, purtroppo, non ha il coraggio di farlo, e quindi licenzia i precari della scuola perchè come categoria non interessano a nessuno.

      Spiace umanamente, ma i tagli vanno fatti.

      O come pensi che, passata la crisi, ripartiremo avendo un debito pubblico così alto?

      Prova a rispondere seriamente, se riesci.

      Se tu fossi il ministro dell’economia, che intervento faresti per ridurre l’impatto del costo dello Stato?

      Cose serie prego, non le solite sparate….

      • “Questo governo, purtroppo, non ha il coraggio di farlo, e quindi licenzia i precari della scuola perchè come categoria non interessano a nessuno.”

        Non dar troppo per scontato che non interessiamo nessuno: la decisione pur sbagliata dell’altra sera della Gelmini secondo te a cosa é dovuta?

        E poi perché non provare ad alzare le retribuzioni anche tagliando lì un pò di tasse? Rimetteremo in giro quei soldi e forse ripartirebbe l’ambaradan.Comunque alla tua domanda sul debito pubblico : “chi paga il debito?”
        la risposta una sola:
        “non sempre gli stessi
        gli altri, quelli che non pagano mai”

        E per finire : secondo te che hai capito tutto e che giustifichi tutto ciò noi che dovremmo fare?
        Farci fottere senza neanche lottare?
        Io ho 15 anni di lavoro precario, parola che non ho inventato io, visto che lavoro non precariamente ma fino in fondo come e più di un insegnante di ruolo ed anche con un certo successo.
        Questa é la tua dottrina? Farsi fottere perché così qualcuno, noi, paga il debito?

        • non si possono tagliare le tasse se non si riduce la spesa.

          se vogliono eliminare il tuo posto di lavoro, evidentemente non è necessario.

          non è una buona notizia per te ovviamente, ma è un dato di fatto.

          E quindi, la mia “dottrina” se fossi in te è cercare un altro lavoro.

          Non penso che qualcuno ti abbia puntato una pistola alla tempia obbligandoti a lavorare come insegnante a scuola, esistono altri lavori al mondo, se gli insegnanti vanno ridotti troverai qualcos’altro.

          Certo è che non è possibile mantenere un apparato burocratico enorme ed inefficiente solo per non licenziare il personale.

          Scusa la franchezza.

          • ci sono altri modi di tagliare la spesa, prima di licenziare i precari

            uno fra i tanti : licenziare dirigenti e docenti fannulloni
            perchè continuare a tenere questa gente sul groppone ??
            perchè non fare la VERA MERITOCRAZIA, invece di licenziare chi si è sacrificato per anni??

            i SINDACATI hanno le stesse colpe dei governanti su questo.

  18. ne abbiamo già parlato in un paio di post del passato che ricordi benissimo
    tu sei vicino ai monetaristi di milton friedman
    l’antiKeynes iperliberista contrario all’intervento statale in economia
    io no
    comunque ti ho già detto come la penso e
    cosa farei
    puoi andartelo a rivedere…
    quando avrò tempo scriverò alcune cose sulla banca centrale ed alcuni aspetti illeciti del mercato bancario e azionario
    come avevo promesso a dati e fatti tempo fa ma non ho ancora trovato il tempo

    • Perdonami se non sono così colpito dal tuo pensiero da ricordarmi i tuoi pezzi….

      Friedman non è contrario all’intervento statale in economia, ma lo limita alla pubblica sicurezza, l’esercito e la sanità.

      E pretendeva regole serie e ferree per il mercato, per garantire che quanto accaduto negli USA e che tutto il mondo sta pagando non accadesse.

      Era favorevole alla liberalizzazione delle droghe, perchè con i soldi spesi per l’antidroga si sarebbe potuta migliorare la sanità americana.

      LA TIRANNIA DELLO STATUS QUO, libro del 1984 di Milton Friedman edito da Mondadori.

      • ehi fascistello liberale amante di friedman e della droga libera
        con tutte questa contraddizioni in termini
        come fai a campare? ti girerà la testa…

        • non c’è nessuna contraddizione, ma la tua limitata intelligenza non ti permette di capirlo.

          se la droga fosse liberalizzata, la mafia perderebbe la sua maggiore fonte di ricavi ed i soldi spesi per l’antidroga andrebbero sul sociale.

          i drogati si drogano a prescindere da chi gliela fornisce, sia essa la mafia o lo stato, quindi il proibizionismo è solo fonte di ricavi per la malavita.

          Questo non significa che i drogati mi siano simpatici, ma sono un dato di fatto ed esistono e quindi tantovale togliere ricavi alla criminalità organizzata.

          Questa non è una posizione ideologica, ma pragmatica.

  19. ma se non sei stato colpito dal mio pensiero quando l’ho espresso con un post perché dovresti essere interessato ora a saperne qualcosa?
    comunque ricordo bene cosa diceva friedman quando nei primi anni ’80 pretendeva che lo stato uscisse dalla sanità e dall’istruzione, cosa pensava della responsabilità sociale dell’impresa e come fu ripreso dalla thatcher e da reagan nonché da pinochet.
    Ne riparleremo.

  20. non fargliela leggere a mediolungo e panattoni…

    • scenari un pò alla Tom Clancy…

      quello che tu non hai capito è che non ho il culto di Berlusconi, io personalmente voto Lega da anni perchè è l’unico partito rimasto di destra in Italia.

      Detto questo, Berlusconi è il leader del centro destra e quindi, nonostante l’imbarazzo di uscite come la conferenza stampa con Zapatero, fintanto che non ci sarà un avvicendamento politico decide legittimamente le sorti del centro destra.

      Questo non significa, come pensi tu, che noi di destra amiamo tutto quello che fa o tutto quello che dice o che lo idoliamo, semplicemente io metto sul piatto i pro, i contro e gli atteggiamenti a cazzo, e la bilancia pesa ancora a suo favore.

      Berlusconi, per i prossimi 10 anni, è l’unico leader plausibile per il centro destra perchè Formigoni, persona valida, non ha l’appoggio della Lega.

      Fini è impresentabile perchè sebbene stia cercando di riciclarsi, è ancora presente nella memoria di tutti il suo passato e che quando è andato ad Auschwitz a commemorare i morti pensava al suo parente caduto dalla torretta…

      Quindi, visto che di leader abbiamo questo e di alternative all’orizzonte non ce ne sono, ce lo teniamo.

      Tu scambi per fanatismo o culto del leader il semplice pragmatismo.

      Credo, vista l’inplicita litigiosità vostra, molto più plausibile una scissione dei cattolici verso l’UDC o una nuova formazione di centro con un qualche peso elettorale insieme all’UDC(non come l’UDC che da sola non conta un cazzo) in caso di vincita di Bersani della segreteria PD.

  21. Mi auguro che i sindacati sappiano lavorare a fianco del tavolo di lavoro della Gelmini, almeno impedendo che in futuro i docenti siano chiamati direttamente dai dirigenti scolastici e garantendo la valutazione dei titoli sia di studio che di servizio maturati in questi anni passati di precariato….
    altrimenti io sono pronta ad imbracciare un’arma….

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