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Giancarlo Caselli e quei suoi errori, che hanno negato giustizia a Paolo Borsellino

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borsellino
Pubblichiamo  questa nota con allegata lettera pervenuta oggi  alla redazione del blog  ed indirizzata anche  a importanti testate (  Ansa, Repubblica, Manifesto, Annozero, ed altri )

La lettera aperta in allegato è stata già spedita agli indirizzi in essa indicati il 14 luglio us.

Questo è un ulteriore, ma non ultimo grido di aiuto che spero stimoli la sana autocritica di colui che avrebbe potuto sbagliare in buona fede e punta dritto al cuore marcio di quello scenario istituzionale, che necessitò dell’urgente strage di Via D’Amelio per salvare le Partecipazioni Statali ed il suo triste teatrino politico- sindacale, dall’olocausto giudiziario.

Il 16 luglio è un giorno importante: è il giorno che sancisce l’uscita di scena di Paolo Borsellino: con Lui vivo, Vittorio Teresi ed altri a me invisibili non avrebbero più potuto – assolutamente – salvare Fincantieri ed i suoi compagni di merenda.

La mia speranza è aggrappata all’onore di quel Giancarlo Caselli, che si rappresenta come uomo leale alla nostra Costituzione ed alle nostre Istituzioni Democratiche: quest’uomo, l’uomo che noi tutti speriamo sia al di sopra degli interessi politici ed delle infamie stataliste e mafiose non può rispondere con il silenzio dei soliti noti, a quanto scritto nella lettera in allegato.

A tutti voi chiedo soltanto di fare viaggiare il più possibile questa e-mail, che non è contro qualcuno, ma per qualcosa che deve necessariamente appartenere a tutti i cittadini Italiani: il diritto alla Giustizia per i nostri Eroi ed il diritto alla verità per noi tutti.

Grazie

Gioacchino Basile

scarica la Lettera ( formato word )

La lettera aperta in allegato è stata già spedita agli indirizzi in essa indicati il 14 luglio us. Questo è un ulteriore, ma non ultimo grido di aiuto che spero stimoli la sana autocritica di colui che avrebbe potuto sbagliare in buona fede e punta dritto al cuore marcio di quello scenario istituzionale, che necessitò dell’urgente strage di Via D’Amelio per salvare le Partecipazioni Statali ed il suo triste teatrino politico- sindacale, dall’olocausto giudiziario.
Il 16 luglio è un giorno importante: è il giorno che sancisce l’uscita di scena di Paolo Borsellino: con Lui vivo, Vittorio Teresi ed altri a me invisibili non avrebbero più potuto – assolutamente – salvare Fincantieri ed i suoi compagni di merenda.
La mia speranza è aggrappata all’onore di quel Giancarlo Caselli, che si rappresenta come uomo leale alla nostra Costituzione ed alle nostre Istituzioni Democratiche: quest’uomo, l’uomo che noi tutti speriamo sia al di sopra degli interessi politici ed delle infamie stataliste e mafiose non può rispondere con il silenzio dei soliti noti, a quanto scritto nella lettera in allegato.
A tutti voi chiedo soltanto di fare viaggiare il più possibile questa e-mail, che non è contro qualcuno, ma per qualcosa che deve necessariamente appartenere a tutti i cittadini Italiani: il diritto alla Giustizia per i nostri Eroi ed il diritto alla verità per noi tutti.
Grazie
Gioacchino Basi

La lettera aperta in allegato è stata già spedita agli indirizzi in essa indicati il 14 luglio us. Questo è un ulteriore, ma non ultimo grido di aiuto che spero stimoli la sana autocritica di colui che avrebbe potuto sbagliare in buona fede e punta dritto al cuore marcio di quello scenario istituzionale, che necessitò dell’urgente strage di Via D’Amelio per salvare le Partecipazioni Statali ed il suo triste teatrino politico- sindacale, dall’olocausto giudiziario.
Il 16 luglio è un giorno importante: è il giorno che sancisce l’uscita di scena di Paolo Borsellino: con Lui vivo, Vittorio Teresi ed altri a me invisibili non avrebbero più potuto – assolutamente – salvare Fincantieri ed i suoi compagni di merenda.
La mia speranza è aggrappata all’onore di quel Giancarlo Caselli, che si rappresenta come uomo leale alla nostra Costituzione ed alle nostre Istituzioni Democratiche: quest’uomo, l’uomo che noi tutti speriamo sia al di sopra degli interessi politici ed delle infamie stataliste e mafiose non può rispondere con il silenzio dei soliti noti, a quanto scritto nella lettera in allegato.
A tutti voi chiedo soltanto di fare viaggiare il più possibile questa e-mail, che non è contro qualcuno, ma per qualcosa che deve necessariamente appartenere a tutti i cittadini Italiani: il diritto alla Giustizia per i nostri Eroi ed il diritto alla verità per noi tutti.
Grazie
Gioacchino Basile

Autore: laconoscenzarendeliberi

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